04.07 Palermo, Pre festival e Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino

Sole Luna pre festival | Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino

incontro e proiezione / meeting and screening
in collaborazione con / in cooperation with Università degli Studi di Palermo, Fondazione Benetton Studi Ricerche
intervengono / with Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche; Giuseppe Barbera, Università di Palermo, membro del Comitato scientifico della Fondazione; Davide Gambino, regista; Gabriele Gismondi, filmmaker

Il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino costituisce una delle principali attività di ricerca della Fondazione Benetton Studi Ricerche nell’ambito del paesaggio. Si tratta di una campagna di studio rivolta a un luogo, ritenuto particolarmente denso di valori di natura, di memoria e di invenzione. Lo scopo principale è contribuire a elevare e diffondere la cultura di “governo del paesaggio” e “cura dei luoghi”.
Ogni anno il Comitato scientifico sceglie il luogo da “premiare”, ponendolo al centro di attività tese alla sua conoscenza, salvaguardia e valorizzazione: un volume collettivo; una mostra; una raccolta di pubblicazioni, cartografie e immagini; una campagna di comunicazione; seminari e conferenze; una cerimonia pubblica, con la consegna di un riconoscimento simbolico alla persona rappresentativa del luogo. Dal 2014 viene realizzato inoltre un documentario che racconta il luogo attraverso la narrazione cinematografica. Per i luoghi designati nel 2015, 2016, 2018 e 2019, la regia è stata affidata a Davide Gambino.
www.fbsr.it



Film documentario prodotto dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche
dedicato al luogo designato dal Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2015.

 

 

 

 

Maredolce-La Favara
Davide Gambino
Italia 2015, 34′
v.o. italiano con sottotitoli in inglese / o.v. Italian with English subtitles

Il racconto di un luogo che nell’area geografica, storica e culturale della Sicilia, a Palermo, nel cuore del quartiere Brancaccio, conserva, nonostante le trasformazioni che hanno caratterizzato la periferia della città nei decenni recenti, la memoria e le testimonianze tangibili di ciò che è stato il paesaggio nella civiltà araba e normanna nel quadro ampio di quel territorio che nella storia ha preso il nome di Conca d’Oro, in quest’isola al centro del Mediterraneo. Maredolce-La Favara è oggi una vasta depressione del terreno, che è stata in passato un grande bacino, con al centro un’isola di forma irregolare ancora ben riconoscibile e un magnifico palazzo posto tra il bordo di questa cavità e le case costruite nel tempo a ridosso del suo perimetro; al suo interno si sviluppa, in uno spazio di circa venticinque ettari, un sistema complesso di manufatti, congegni idraulici, e un vasto agrumeto. Segni che raccontano la condizione di residenza di campagna e grande spazio coltivato vissuta sin dalle origini, offrendo la sua più chiara manifestazione nei secoli xi-xii, in particolare durante il regno di Ruggero II. Ai margini di una città che oggi lambisce e sfigura il suo perimetro, questo luogo si presenta quale avamposto del sistema di agrumeti superstiti che, oltre il fiume Oreto, disegna verso sud, tra le pendici del monte Grifone, le strade di Ciaculli e la costa, un mirabile mosaico di paesaggi agricoli, concatenazione di terreni curati dall’uomo che qui, al centro della civiltà mediterranea, prendono il nome di “giardino”. Maredolce-La Favara ha per molto tempo resistito alle dure manomissioni del paesaggio palermitano e alle sue vicende sociali, proiettando nel nostro mondo il valore dell’incontro tra culture diverse che ne è l’origine, e raccoglie i segni di rinascita e di speranza di un quartiere, Brancaccio, che gli vive attorno.

Film realizzato nell’ambito delle attività del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2015, coordinate da Patrizia Boschiero, responsabile delle edizioni della Fondazione Benetton Studi Ricerche, e da Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione, con la collaborazione di Giuseppe Barbera, professore di Colture arboree presso l’Università di Palermo e membro del Comitato scientifico della Fondazione.



Diario di viaggio prodotto dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche
dedicato al viaggio di studio realizzato per il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2016: Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan.

 

 

 

Diario da un viaggio di studio in Kazakistan e Uzbekistan

Davide Gambino
Italia 2016, 34′
Riprese e voce fuori campo di Davide Gambino.
Musiche originali di Pino Petraccia e Stefano Taglietti.

Un attraversamento nell’area geografica, storica e culturale della via della Seta che si dipana nel cuore dell’Asia Centrale, tra le foreste dei meli selvatici che popolano i dorsali della catena montuosa del Tien Shan al confine tra Kazakistan, Cina e Kirghizistan e le vallate uzbeche che conducono a Samarcanda. Tra mele, animali e luoghi remoti, nelle regioni di Almaty, Tashkent e Samarcanda, in Kazakistan e Uzbekistan,il video-diario si articola in sei capitoli direttamente connessi al viaggio di studio organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche dal 30 agosto al 7 settembre 2015 in Kazakistan e Uzbekistan. Oltre ai luoghi, i protagonisti del racconto sono i membri del comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche che, con il coordinamento di Patrizia Boschiero e Luigi Latini, sono impegnati nell’osservazione e nell’analisi delle realtà attraversate per individuare il luogo da designare per la campagna di studi nell’ambito del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2016. Il viaggio di studio si configura come esperienza di ricerca scientifica sul campo e come testimonianza che, attraverso incontri e scoperte, diviene un’ulteriore occasione di apertura di nuove ricerche e approfondimenti inediti, dei quali dà conto il volume monografico dedicato al luogo premiato, Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan. Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2016, XXVII edizione, a cura di Giuseppe Barbera, Patrizia Boschiero, Luigi Latini, con Catherine Peix (Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga, Treviso 2016, 172 pagine, 185 illustrazioni a colori e 79 in bianco e nero, ISBN 978-88-97784-95-1).

Documentazione realizzata nell’ambito delle attività del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2016, coordinato da Patrizia Boschiero, responsabile delle edizioni della Fondazione Benetton Studi Ricerche, e da Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione, con la collaborazione di Giuseppe Barbera, professore di Colture arboree presso l’Università di Palermo e membro del Comitato scientifico della Fondazione.



Film documentario prodotto dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche dedicato al luogo designato dal Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2018.

 

 

 

 

Céide Fields

Davide Gambino
con / with Gabriele Gismondi
Italia 2018, 48′
v.o. inglese con sottotitoli in italiano / o.v. English with Italian subtitles

Céide Fields è un luogo che racconta delle origini del paesaggio coltivato in Europa e di un passato remoto che si è a lungo negato allo sguardo. Attraverso una lente narrativa è possibile osservare questa apparente invisibilità dietro la quale si cela un complesso crocevia tra archeologia, agricoltura e allevamento, tra pratiche didattiche e necessario sviluppo turistico, tra pressanti questioni ambientali, climatiche ed energetiche. Ai confini del continente europeo, nel nord-ovest dell’Irlanda, sull’orlo di vertiginose falesie affacciate sull’Atlantico, tra luoghi umidi e animali da allevamento, incontriamo i custodi attivi di questo paesaggio che si interrogano sulle comunità del Neolitico e che guardano verso un incessante scambio trans-generazionale, tra memoria e vita rurale, di passato e di futuro. Attraverso i loro volti, le loro storie e le loro avventure, i Céide Fields riemergono dai millenari strati di torba rivelandosi in tutta la loro straordinaria complessità e bellezza.

Film realizzato nell’ambito delle attività del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2018, coordinate da Patrizia Boschiero, responsabile delle edizioni della Fondazione Benetton Studi Ricerche, e da Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione.
Con Gretta Byrne (Office of Public Works-OPW), Seamas Caulfield, Martin Downes; e con Susan Callaghan, Declan Caulfield, Fionnan Caulfield, Una Forde, Martin Heffernan, Frank Shalvey (OPW).
Studio documentale e sviluppo trattamento: Davide Gambino.
Fotografia, montaggio, color grading e sound design: Gabriele Gismondi.
Riprese: Gabriele Gismondi e Davide Gambino.
Musiche originali: Pino Petraccia (Crisalide e Metamorfosi); arrangiamenti su brani irlandesi tradizionali: Marco Felicioni e Peppe Nardone. Eseguite da Lucia Antonacci (arpa irlandese), Marco Felicioni (flauti), Peppe Nardone (chitarre acustiche), Pino Petraccia (percussioni etniche e kamalengoni).
Lettura della poesia Belderg di Seamus Heaney: Seamas Caulfield.
Traduzioni per sottotitoli: Daniela Gatto; editing a cura di Patrizia Boschiero e Luigi Latini.
Riprese aeree: Aerial Stock Ireland; pilota del drone: David Perry.
Produzione esecutiva: Ruggero Di Maggio e Davide Gambino per MAF-Mon Amour Films srl; supporto in Irlanda: Marcus Stewart, Earth Horizon ltd.
Coordinamento di produzione: Patrizia Boschiero, Fondazione Benetton Studi Ricerche



Film documentario prodotto dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche dedicato al luogo designato dal Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2018.

 

 

 

I giardini del tè di Dazhangshan

Davide Gambino
con / with Gabriele Gismondi
Italia 2019, 30′
v.o. in inglese e cinese con sottotitoli in inglese / o.v. In Chinese and English with English subtitles

Ai piedi della montagna di Dazhangshan e immerse nelle nebbiose alture della contea di Wuyuan, nella provincia del Jiangxi, le coltivazioni del Dazhangshan si trovano al centro della regione cinese considerata il triangolo d’oro del tè verde. Qui le piante del tè, e centinaia di coltivatori riuniti in associazione, danno forma e sostanza a un paesaggio contemporaneo che raccoglie il senso di una storia antichissima. In una Cina che ha risolto annosi problemi ambientali quali inondazioni, carestie e malattie, l’avventura dei coltivatori di Dazhangshan appare positivamente significativa ed emblematica, proiettando nel futuro il valore di un ambiente rurale in cui l’uomo stabilisce una relazione armonica con la natura. Ma le sfide persistono e la sostenibilità del futuro cinese rimane incerta. Dopo trent’anni di costante crescita economica, apertura ai mercati internazionali, progressi tecnologici e grandi progetti infrastrutturali la rapida industrializzazione ha anche generato il più grande esodo rurale che l’umanità abbia mai conosciuto.
Così, in attesa che nella scala temporale che segna la storia del pianeta Terra, l’Antropocene sia riconosciuto come nuova epoca geologica distinta dall’Olocene, tra i paesi che maggiormente concorrono a determinarlo per superficie e impatto demografico, è evidente il ruolo predominante della Cina che tra responsabilità, rischi e sfide si configura come carnefice, vittima e insieme speranza fondamentale.

Film realizzato nell’ambito delle attività del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2019, coordinate da Patrizia Boschiero, responsabile delle edizioni della Fondazione Benetton Studi Ricerche, e da Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione,
con la collaborazione di Maurizio Paolillo, sinologo, professore di lingua e letteratura cinese presso il Dipartimento di studi umanistici dell’Università del Salento.

Con Hong Peng, presidente della Jiangxi Wuyuan Dazhangshan Organic Tea Farmer Association e della Jiangxi Wuyuan Dazhangshan Organic Food Company, Ltd.; He Xinneng, responsabile della fattoria di Kaoshui; He Shengyang, lavoratrice della fattoria di Kaoshui; Zhang Ping, responsabile della fattoria di Lijushan; Zhu Shihua, responsabile della fattoria di Xiaolin; Zhao Wenyin, delegata dei lavoratori di Xiaolin; Chen Xing, professore e preside dell’Istituto professionale del tè di Wuyuan; Cheng Yong Rui, insegnante e direttore della scuola di Tuochuan, contea di Wuyuan. E con: Han Feng, direttrice del Landscape Department, Architecture and Planning Faculty, Tongji University, Shanghai; Xi Wang, dottoranda, Landscape Department, Architecture and Planning Faculty, Tongji University, Shanghai; Xiao Kunbing, antropologa, Southwest Minzu University, Chengdu, Sichuan; Yu Yue, studioso di cultura del té, Jiangxi Academy of Social Sciences.

Condividi questo post