Cinema in cantina 2023

Un percorso di cinema in sei appuntamenti, organizzato tra le vigne delle cantine del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il programma prevede la proiezione di sei documentari di autori e autrici internazionali che, interrogandosi sull’intreccio tra arte e ambiente, offrono uno sguardo globale su questioni critiche e invitano al rispetto del pianeta.
La sesta edizione si svolge tra il 29 agosto e il 13 settembre 2023 con un focus centrale: l’acqua. Vitale per la Terra e tutti i suoi abitanti, l’acqua è intesa come elemento sempre in movimento, attraverso cui essere partecipi del tempo presente e osservatori attenti del mondo passato. L’acqua ci insegna a procedere sempre verso una direzione, che per noi significa disegnare il futuro.
Nella rassegna l’elemento acqua prende diverse forme: si parla di acqua come confine liquido tra sfruttamento economico ed ecologico, tra tossicità e antidoto dai poteri curativi. Acqua come fiume percorso a ritroso che accompagna nel tempo tra arte, ecologia e progresso. Acqua sintomo di un disastro ecologico da rimarginare, a tratti specchio di se stessi. Acqua vista come luogo di incontro, storie, lavoro e visioni lontane. Acqua che parte dirompente dalle coste meridionali dell’Europa e settentrionali dell’Africa e arriva lentissima alla Laguna di Venezia, per scoprire le sue isole e il suo mondo sommerso, a testa in giù.Tutte le proiezioni si svolgono alla presenza dell’autore o autrice, che dialogherà con il pubblico sulle tematiche affrontate nel documentario.
Le proiezioni sono alimentate da energia fotovoltaica e accompagnate da degustazioni delle eccellenze enologiche delle aziende del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco.

programma delle serate
visita alla cantina con degustazione a seguire le proiezioni e il dibattito
ingresso gratuitoa capienza limitata con prenotazione obbligatoria
[email protected] o al numero della cantina indicato

un progetto di
Sole Luna Doc Film Festival

sponsor
Consorzio di Tutela della DOC Prosecco

web
www.prosecco.wine
www.solelunadoc.org

29 agosto
MODEANO
19.30 — 22.30
via Casali Modeano, 1, Palazzolo dello Stella (Udine)
347 0756595
[email protected]

31 agosto
CA' CORNIANI
19.30 — 22.00
strada SP62, 28 Caorle (Venezia)
[email protected]

05 settembre
BORGOLUCE
19.30 — 22.00
località Musile, 2 Susegana (Treviso)
331 7558342
[email protected]
[email protected]

07 settembre
CANTINA PIZZOLATO
19.30 — 22.00
presso Officina del Vino
via IV Novembre, 12 Villorba (Treviso)
0422 928166
[email protected]
[email protected]

12 settembre
CANTINA PALADIN
19.30 — 22.30
via Postumia, 12 Annone Veneto (Venezia)
[email protected] / 0422 768167
[email protected]

13 settembre
PALAZZO BOMBEN
FONDAZIONE BENETTON STUDI RICERCHE
20.00 — 22.30
via Cornarotta, 7 (Treviso)
[email protected]

29 AGOSTO

MODEANO

Una mappa dell’Impero Austroungarico del 1805 riporta il nome “Ca Modeano” per identificare una casa padronale intorno alla quale si è sviluppata successivamente la località di Modeano, piccolo borgo agricolo al limite occidentale della Riviera Friulana.
Oggi Ca Modeano è una cantina moderna e climatizzata, che occupa il lungo casale che delimita la corte con la casa padronale e la chiesetta dedicata alla Madonna del Rosario. La sede aziendale si trova negli edifici adiacenti a Villa Bertuzzi-Ferrari, circondati da un parco ricco di alberi secolari e dai vigneti più giovani. La conformazione del territorio, i terreni ricchi e profondi ed il clima mitigato dalla vicinanza del mare fanno di Modeano il luogo ideale per produrre vini ricchi di sapori, aromi e colori.

LAGUNARIA
di Giovanni Pellegrini
Italia, 2022, 85', italiano
alla presenza del regista

31 AGOSTO

CA' CORNIANI

A Ca’ Corniani, nel borgo che fu sede della prima e più grande bonifica privata d’Italia – 70 anni prima delle bonifiche pubbliche – la cantina storica, ristrutturata nel 2019 è oggi punto di ritrovo e sede di un museo multimediale che - attraverso la storia dell’azienda - racconta la storia dell’agricoltura italiana. Citata da Carpenè nel 1800 come esempio di architettura funzionale, la cantina oggi ospita le antiche botti e un fornito wineshop con tutti i prodotti de Le Tenute del Leone Alato.
Ancora oggi, con le uve coltivate a Ca’ Corniani, si producono gli spumeggianti Prosecco di V8+.

PANORAMI SOMMERSI 
di Samuele Gottardello
Italia, 2021, 52’, italiano
alla presenza del regista

05 SETTEMBRE

BORGOLUCE

Borgoluce è un’azienda agricola a Susegana, nelle colline trevigiane, dove si alternano armoniosamente boschi, pascoli, campi e vigneti e dove ci prendiamo cura di ogni passaggio delle filiere, per arrivare sulle tavole di chi ci sceglie con la genuinità dei nostri vini e prodotti. Preservare l’armonia del paesaggio e dell’ambiente ai piedi del castello di San Salvatore, è alla base della nostra filosofia e lo si ritrova anche nel progetto della cantina, dal taglio moderno ed accogliente. Abbiamo realizzato nel sotterraneo i grandi volumi dedicati alla vinificazione, così sono riservati ai visitatori gli spazi interni dei piani superiori, il grande portico, elemento tipico dell’architettura veneta, e la meravigliosa terrazza affacciata sulla natura. È il posto giusto per dedicarsi a una degustazione guidata, dal vigneto al calice, o godersi un aperitivo con un cicchetto nella Vineria.

LA RICERCA
di Giuseppe Petruzzellis
Italia, 2022, 63’, italiano
alla presenza del regista

07 SETTEMBRE

CANTINA PIZZOLATO

Cinque generazioni di storia e di tradizione, un lungo impegno nella produzione enologica nel rispetto della naturalità e della massima qualità, un’azienda che realizza passo dopo passo la sua idea di futuro. Sono queste le salde radici della famiglia Pizzolato, sulle quali è costruita un’intera filosofia produttiva. Un percorso che ha inizio quarant’anni fa, nel 1981, grazie alla lungimiranza di Settimo Pizzolato, tra i primi imprenditori enologici italiani a intraprendere la via del biologico. La Cantina ha sede nel polmone verde di Villorba a pochi passi dalla città storica di Treviso.
Negli ultimi anni, dopo l’inaugurazione della nuova struttura sostenibile e dell’agri wine bar “l’Officina del Vino” situato alle spalle della Cantina, Pizzolato ha deciso di investire anche a livello locale dando ampio respiro allo sviluppo enoturistico e della cultura del vino.

STORIES FROM THE SEA
di Jola Wieczorek
Austria 2021, 86'
tedesco, inglese, spagnolo, tatalog, italiano con sottotitoli in italiano
alla presenza della regista

12 SETTEMBRE

CANTINA PALADIN

Nuova foto villa Paladin - Grafiche

Dal 1962, la famiglia Paladin porta avanti la sua storia con passione e rispetto per la terra. Mantenere l’unicità delle proprie radici, rispettare il carattere dei territori, sostenere la pratica dell’eccellenza e promuovere la condivisione dei valori: questi sono i capisaldi di Casa Paladin. In quasi sessant’anni di storia, Casa Paladin è cresciuta, superando i confini regionali, mettendo in gioco la propria visione familiare in altri territori dalla grande vocazione vitivinicola. Sotto il tetto di questa “Casa” troviamo infatti: cantina Paladin in Veneto, Bosco del Merlo in Friuli, Castello Bonomi in Lombardia (Franciacorta), Castelvecchi in Toscana (Chianti) e Casa Lupo nella zona del Valpolicella. Cinque storie di vigne e di vini con l’impegno di conseguire l’eccellenza, attraverso rigorose scelte vitivinicole che mettono al centro, senza compromessi, la naturalità dei diversi territori.

LAST STOP BEFORE CHOCOLATE MOUNTAIN
di Susanna della Sala
Italia, 2022, 90'
inglese con sottotitoli in italiano
alla presenza della regista

13 SETTEMBRE

PALAZZO BOMBER
FONDAZIONE BENETTONSTUDI E RICERCHE

Fondazione Benetton Studi Ricerche, un centro internazionale di studi e ricerca sul paesaggio e sul patrimonio storico-artistico.
Organizza eventi culturali in quattro sedi storiche a Treviso. La biblioteca, il giardino e i suoi spazi pubblici sono aperti alla città.

TARA
di Francesca Bertin e Volker Sattel
Germania, Italia, 2022
86', italiano
alla presenza della regista Francesca Bertin

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I premi della giuria internazionale

GAM Palermo | La serata finale 

I premi della giuria internazionale

"Miglior lungo": Adieu Sauvage, opera prima di Sergio Guataquira Sarmiento presentata in anteprima nazionale

"Miglior corto": The silence of the banana trees di Eneos Çarka

I nuovi premi Doc For future di Enel per il miglior film a tema ambientale e Cinematographe.it per i film fuori concorso dei giovani registi del CSC

E ancora: il premio "Un ponte tra le culture" e i riconoscimenti delle Giurie speciali, del pubblico e della rete "Film for our future"

Si è conclusa ieri sera con l'annuncio e la premiazione dei vincitori, la diciottesima edizione del Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale del cinema del reale che ogni anno richiama a Palermo registi e protagonisti della produzione documentaria da tutto il mondo. La giuria internazionale - formata Firouzeh Khosrovani, Giorgio Gosetti, Juan Carlos Reche Cala, Aliza Wong, e Céline Loiseau - ha assegnato il premio per il "Miglior lungometraggio" al film Adieu Sauvage, opera prima di Sergio Guataquira Sarmiento che conduce lo spettatore nella foresta amazzonica colombiana, all'interno della comunità indigena dei Cacua da cui lo stesso regista discende. "In questo notevole documentario d'esordio – si legge, tra l'altro, nella motivazione – il regista affronta le complessità della decolonizzazione e la necessità di abbracciare e trasformare la cultura su una miriade di livelli dell'individuo, delle persone, dei popoli".

The silence of the banana trees di Eneos Çarka, storia di un padre e una figlia che non si parlano da anni, la giuria internazionale ha assegnato il premio per il "Miglior Cortometraggio" sottolineando "la capacità del corto di comunicare in pochi istanti l'umanissimo bisogno di perdersi e ritrovarsi".

Tra i film segnalati della giuria internazionale anche: N'en parlons plus di Vittorio Moroni e Cécile Khindria, che ha ricevuto la menzione speciale per la "miglior regia"; Dear Odesa di Kyrylo Naumko, menzione speciale per il "miglior montaggio"; Kenya di Gisela Delgadillo, menzione speciale per la "miglior fotografia"; e Stories from the Sea di Jola Wieczorek che si aggiudica il premio Soundrivemotion ideato dal compositore Joe Schievano per il miglior sound design.

Il premio Sole Luna un Ponte tra le culture, assegnato dalla presidente del festival Lucia Gotti Venturato, è andato al film brasiliano Vento na fronteira di Laura Faerman per porre all'attenzione del pubblico "con forza e determinazione, un tema di grande attualità: la lotta che le popolazioni indigene dell'America Latina combattono da decenni per il riconoscimento dei loro diritti ai territori di cui sono stati espropriati nel corso dei secoli, ultimo baluardo alla devastazione provocata dall'agrobusiness".

Consegnati anche i premi delle giurie speciali. La Giuria degli studenti ha scelto come "miglior lungometraggio" Kenya di Gisela Delgadillo che narra la vita di una donna trans "per il suo grande impegno sociale nel narrare una storia troppe volte ignorata e dimenticata dalla società".  Gli studenti hanno anche assegnato una menzione speciale a Adieu Sauvage "per il suo impegno nel documentare una forma di emarginazione, forse lontana da noi, ma non per questo meno importante".

La Giuria "Nuovi Italiani" formata da giovani con background migratorio, chiamata a giudicare i cortometraggi in concorso, ha premiato The silent protest: 1929 Jerusalem di Mahasen Nasser-Eldin sul primo movimento femminista a Gerusalemme "perché – si legge nella motivazione – non si limita a raccontare un fatto storico, ma entra nelle dinamiche sociali e le mostra in tutta la loro complessità". La giuria ha anche assegnato una menzione speciale a Serigne di Rodrigo Hernandez Tejero, Edu Marin e Adriana Cardoso Navarro, documentario che racconta la storia vera di Serigne Mbayé, arrivato in Spagna su un gommone dal Senegal ed oggi, dopo 15 anni di lotta antirazzista, politico impegnato a cambiare le regole della migrazione.

Il film più votato dal pubblico e della rete di festival "Film for our future" è stato Claw machine, corto di animazione del regista Georges Salameh che affronta in maniera originale il tema della migrazione e delle morti nel Mediterraneo. "Un progetto – scrive il gruppo di valutazione di Film for our future - che ha il potere di trasformare il tema universale della guerra e della migrazione in un racconto intimo e personale, capace di scuotere, interrogare e arricchire lo spettatore".

Ai premi consolidati del Festival quest'anno si sono aggiunti due nuovi riconoscimentiDoc For future assegnato da Enel Green Power, main sponsor del festival, dedicato al "Miglior film in concorso a tematica ambientale"; e Cinematographe.it dedicato invece ai giovani del CSC e alla rassegna fuori concorso Sicilia Doc.

Il premio Doc for future è andato al film Fragments from Heaven di Adnane Baraka "per la capacità di narrare l'ambiente, concepito unitariamente come l'umanità, la terra e il cielo e superando, pertanto, la visione in cui l'essere umano si pone al centro e assoggetta la natura al suo servizio. Il film, inoltre, mostra la possibilità di un dialogo e di un incontro tra il sapere ancestrale e quello scientifico, dialogo cruciale sempre e tanto più oggi quando le fake news azzittiscono lo scambio umano".   Il premio Cinematographe.it al film di diploma Fino alla fine di Beatrice Perego "Per il modo personale e suggestivo di raccontare la morte come parte della vita".

"Siamo molto soddisfatti. Le sale sono state sempre piene ed abbiamo registrato il consenso da parte del pubblico affezionato e di tanti turisti. Tra film e attività collaterali calcoliamo un afflusso di circa 10mila persone, senza contare il pubblico numerosissimo delle 5 anteprime che abbiamo organizzato tra maggio e giugno", dice la presidente Lucia Gotti Venturato.

"Sole Luna Doc Film Festival è ormai una rassegna matura, riconoscibile ed apprezzata a livello internazionale nell'ambito del cinema del reale. Un festival che dà spazio ai giovani registi emergenti e che mette in relazione generazioni differenti di filmaker aprendo le finestre sulle complessità del mondo in cui viviamo. Il vincitore di quest'anno, Sergio Guataquira Sarmiento, è un giovane regista alla sua opera prima che abbiamo avuto il piacere di avere ospite a Palermo col suo Adieu sauvage, opera impegnata e potente", dicono i direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura.

"Questa edizione testimonia una volta di più l'importanza di investire sulla formazione dei giovani. I premi e le menzioni assegnati dalle giurie della scuola e dei Nuovi Italiani sono il segno di una sensibilità matura e consapevole su temi importanti della nostra contemporaneità. Le loro scelte – dice la direttrice scientifica Gabriella D'Agostino - fanno sperare nella possibilità concreta di costruire un mondo più giusto e più rispettoso delle diversità, un mondo in cui siano contemperati i diritti di umani e non umani."

Elenco premi

GIURIA INTERNAZIONALE MIGLIOR LUNGOMETRAGGIOAdieu Sauvage di Sergio Guataquira Sarmiento | Belgio 2022, 90' MIGLIOR CORTOMETRAGGIO. The silence of the Banana Trees di Eneos Çarka | Hungary Albania-Portogallo 2022, 24'

MENZIONI SPECIALI

MIGLIOR REGIA - N'en parlons plus di Vittorio Moroni, Cécile Khindria | Francia-Italia 2022, 76' MIGLIOR MONTAGGIO – Dear Odessa di Kyrylo Naumko |Italia 2022, 52' MIGLIOR FOTOGRAFIA – Kenya di Gisela Delgadillo | Messico 2022, 88' MIGLIOR SOUND: Stories from the sea di Jola Wieczorek | Austria 2021, 86'

 

GIURIA STUDENTI MIGLIOR LUNGOMETRAGGIOKenya di Gisela Delgadillo | Messico 2022, 88' MENZIONE SPECIALE: Adieu Sauvage di Sergio Guataquira Sarmiento | Belgio 2022, 90'   GIURIA NUOVI ITALIANI MIGLIOR CORTOMETRAGGIOThe Silent Protest: 1929 Jerusalem di Mahasen Nasser Eldin |Palestina 2019, 20' MENZIONE SPECIALE: Serigne di Rodrigo Hernandez Tejero, Edu Marin, Adriana Cardoso Navarro | Spagna 2022, 27' PREMIO SOLE LUNA "UN PONTE TRA LE CULTURE" Vento na fronteira di Laura Faerman |Brasile 2022, 82' PREMIO "FILM FOR OUR FUTURE" Claw Machine di Georges Salameh | Grecia 2022, 14' PREMIO "DOC FOR FUTURE" Fragments from Heaven di Adnane Baraka | Marocco 2022, 84'
*premio assegnato da Enel Green Power, main sponsor del festival  
PREMIO "CINEMATOGRAPHE.IT" | MIGLIOR FILM SICILIA DOC

Fino alla fine di Beatrice Perego | Italia 2022, 24'

*premio assegnato dalla rivista Cinematographe.it, media partner del festival
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Gioia Sgarlata
+39 3314039019
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Ultime due anteprime nazionali in concorso alla presenza dei registi Elisa Baccolo e Otto Lazić-Reuschel

GAM Palermo | Il programma dell’8 luglio  Lo spotlight su Adriano Valerio e la proiezione di Sur l’Adamant, Orso d’oro a Berlino Ultime due anteprime nazionali in concorso alla presenza dei registi Elisa Baccolo e Otto Lazić-Reuschel Il focus su Iran e Afghanistan a cura di Italo Spinelli Una serata nel segno delle anteprime e di ospiti in presenza che si confronteranno con il pubblico in sala. L’inizio è alle 21:00 con la proiezione degli ultimi due film in concorso: Anaklia di Elisa Baccolo (Georgia-Italia 2022, 7'), e Me entiendes? di Otto Lazić-Reuschel (Italia 2022, 31'). Entrambi i registi saranno presenti alle proiezioni dei loro film per rispondere alle domande del pubblico. Anaklia racconta di una città costruita di recente che si affaccia sul Mar Nero ai confini con l’Abkhazia. Una città che sarebbe dovuta diventare una tra le migliori località turistiche della Georgia ma che ha preso tutt’altra strada. Me entiendes? affronta il tema della migrazione attraverso la voce e gli occhi di Moha, partito ancora bambino verso l’Europa. Ospite fuori concorso, il regista Andriano Valerio a cui la sezione Sguardi Doc Italia dedica uno spotlight a partire dall’ultimo film 8:40AM, Corto d’Argento 2023. Il regista presenterà al festival tre documentari. Il suo è un cinema in viaggio sia per temi che per modalità narrative, capace di raccontare stati d’animo e relazioni tra persone nella forma breve del cortometraggio. In programma a partire dalle ore 20:30 al Cortile Bonet: Calcutta 8:40AM (Francia 2022, 13'), Mon ami, mon amour (Francia-Italia 2017, 15'), The Nightwalk (Francia-Italia 2020, 15'). È una produzione francese anche Sur l'Adamant di Nicolas Philibert (Francia 2023, 109') Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino che sarà proiettato alla presenza della produttrice Céline Loiseau, componente della giuria internazionale del festival di quest’anno. L’Adamant è un centro di assistenza unico nel suo genere, una struttura galleggiante situata sulla Senna, nel cuore di Parigi che accoglie adulti affetti da disturbi mentali, offrendo un tipo di assistenza che li mantiene a contatto col tempo e con lo spazio e li aiuta a guarire o mantenere alto lo spirito. L’équipe che lo gestisce cerca di resistere al meglio al deterioramento e alla deumanizzazione della psichiatria. Chiude la serata alle 22:30 al cortile Bonet, l’ultimo film del focus su Iran e Afghanistan: The Etilaat Roz di Abbas Rezaie (Afghanistan 2022, 93'), un reportage sulla conquista di Kabul da parte dei Talebani nel 2021, raccontato dall’interno della redazione di Etilaat Raz, il giornale più letto della città. Il regista, membro dello staff, filma i suoi appassionati colleghi della redazione nei giorni della presa del potere. Le tensioni aumentano quando nasce l’esigenza di bilanciare la sicurezza delle famiglie di chi scrive con la loro dedizione a fornire un reportage onesto, mentre i Talebani fissano i loro obiettivi sulla stampa libera. La rassegna fuori concorso è stata curata da Italo Spinelli, direttore di Asiatica Film Festival per riaccendere i riflettori su quanto accade ancora nei due paesi. “Etilaat Roz di Abbas Rezaie – dice Spinelli - mostra gli ultimi drammatici giorni della caduta di Kabul. Il giovane direttore decide di continuare a documentare e pubblicare le proteste civili. Cinque giornalisti del quotidiano vengono arrestati, due di essi bastonati e torturati fino alla decisione, il 18 agosto, di chiudere il giornale. Anche Abbas, uno degli ultimi documentaristi locali presenti dopo la caduta di Kabul, lascerà il paese”. BIO ADRIANO VALERIO Adriano Valerio si è laureato in Giurisprudenza allʼUniversità Statale di Milano, con una tesi sul «Reato di vilipendio della religione di Stato nel Cinema Italiano». Ha studiato cinema con Marco Bellocchio prima di trasferirsi a Parigi, dove ha conseguito un Bachelor of Fine Arts allʼÉcole Internationale de Création Audiovisuelle et de Réalisation. Nella stessa scuola, è tuttora docente di Regia e Analisi del Film. Collabora inoltre con lʼAcadémie Libanaise des Beaux Arts di Beirut, lʼIstituto Marangoni di Parigi e l'Istituto Italiano di Cultura (Parigi). Ha partecipato al Talent Campus della Berlinale e alla Locarno Film Academy. Il suo cortometraggio «37°4S» ha vinto il David di Donatello (2014) e il Premio Speciale del Nastro dʼArgento (2014), oltre che la Menzione Speciale al Festival di Cannes (2013). Il suo ultimo «Agosto» ha vinto una Menzione Speciale al Festival di Venezia (2016). Il suo primo lungometraggio «Banat» è stato presentato alla Settimana della Critica al Festival di Venezia (2015) e nominato al David di Donatello per il Miglior Regista Esordiente.   Ufficio stampa SLDFF 18. Gioia Sgarlata | +39 331.4039019 [email protected] Programma, info e aggiornamenti: www.solelunadoc.org Fb: Sole Luna Festival | Ig @solelunadoc
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Sole Luna per l’ambiente: il film ‘aperto’ La Fabbrica del Sole e il premio Doc For Future

GAM Palermo | Il programma del 7 luglio   Sole Luna per l’ambiente: il film ‘aperto’ La Fabbrica del Sole e il premio Doc For Future Tra i film in concorso: l’anteprima nazionale di Stories from the sea alla presenza della regista Jola Wieczorek Ospiti della giornata: Jacopo Quadri e Stefano Savona Si apre all’insegna dell’impegno per l’ambiente il programma di Sole Luna Doc Film Festival di venerdì 7 luglio con l’incontro alle 20:00 sul tema della transizione ecologica organizzato insieme ad Enel Green Power, main sponsor del Festival. In primo piano il Manifesto green di Sole Luna Doc che da quest’anno ha assunto anche una green manager per ridurre al minimo l’impatto ambientale della rassegna, ma anche il film in divenire La Fabbrica del Sole di Pierfrancesco Li Donni, prodotto da Sole Luna per Enel Green Power. Al centro: la scommessa di 3SUN, la Giga Factory di Enel Green Power in costruzione nell’Etna Valley che diventerà il più grande impianto europeo per la realizzazione di pannelli fotovoltaici bifacciali. “Sull’urgenza di attivare politiche di transizione ecologica e ambientale – dice Lucia Gotti Venturato - si è basato il sodalizio con l’azienda Enel Green Power, con la quale Sole Luna Doc Film Festival negli anni ha dato vita a molte attività. Enel Green Power assegnerà anche il premio Doc For Future al documentario del concorso che meglio saprà comunicare il valore dell’ambiente come bene comune da rispettare e difendere”. Numerosi gli ospiti della giornata: la regista polacca Jola Wieczorek che presenta (ore  22:30, Chiostro Sant’Anna) in concorso e in anteprima nazionale Stories from the sea (Austria 2021, 86') e gli italiani Jacopo Quadri e Stefano Savona protagonisti di Sguardi Doc Italia. Ognuno di loro incontrerà il pubblico al termine delle proiezioni. Jacopo Quadri è uno dei più importanti montatori del cinema italiano, regista e produttore, ha montato tutti i film di Mario Martone e di Gianfranco Rosi ed ha collaborato, tra gli altri, con Bernardo Bertolucci Marco Bechis, Francesca Archibugi, Zhang Yuan. In programma, due dei suoi cortometraggi realizzati con materiali di archivio di famiglia: Marisa (Italia 2000, 9') e Statici (Italia 96-2002, 9'). Del palermitano Stefano Savona il festival propone fuori concorso “Le mura di Bergamo”, il film sulla città più colpita dalla pandemia, Bergamo, sull’elaborazione del lutto e la rielaborazione della vita. Presentato in anteprima mondiale all’ultimo festival di Berlino, il film ha riscosso premi e ampi consensi da parte della critica. Stefano Savona è un regista, produttore, scrittore, sceneggiatore, fotografo. “Le mura di Bergamo” è stato realizzato in collaborazione con un gruppo di ex studenti del centro sperimentale sede Sicilia: Danny Biancardi, Sebastiano Caceffo, Alessandro Drudi, Silvia Miola, Virginia Nardelli, Benedetta Valabrega, Marta Violante. Completa la sezione Sguardi Doc Italia, Manuale di cinematografia per dilettanti – Vol. I di Federico Di Corato (Italia 2022, 20'). Gli altri film in concorso della serata a partire dalle 21:00 sono: The Silence of the Banana Trees di Eneos Çarka, Hungary (Albania-Portogallo 2022, 24') e Doctor Apa di Ibadilla Adzhibaev (Kyrgyzstan 2022, 43'). Alle 21.00 nella terza sala proseguono le proiezioni di Sicilia Doc in collaborazione con CSC e il suo direttore artistico Costanza Quatriglio. In programma i film: Confine liquido di Andrea Scimone (Italia 2021, 31'), Lettera da Borgonuovo di Matteo Di Fiore (Italia 2021, 42'), The way Daddy rides di Tiziano Locci (Italia 2022, 50'). Nel pomeriggio alle 18:00 la presentazione delle giurie speciali del festival: la giuria degli studenti composta dai ragazz* della V B del Liceo Classico europeo dell’ Educandato Statale “Maria Adelaide”; e la giuria Nuovi italiani composta da Marcellin Assande Kouassi originario della Costa d’Avorio; Bandiougou Diawara, vicepresidente di Giocherenda originario del Mali; Mohamed Maalel originario di Andria e figlio di padre tunisino e madre pugliese; Junaky Md Abdur, di origini bengalesi; e Sonia Tazeghdanti nata a Palermo da madre mauriziana e padre tunisino.   Ufficio stampa SLDFF 18. Gioia Sgarlata | +39 331.4039019 [email protected] Programma, info e aggiornamenti: www.solelunadoc.org Fb: Sole Luna Festival | Ig @solelunadoc
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L’anteprima di Adieu Sauvage di Sergio Guataquira Sarmiento

GAM Palermo | Il programma del 6 luglio   In concorso l’anteprima di Adieu Sauvage di Sergio Guataquira Sarmiento presente al festival Creare Legami con i progetti di creazione cinematografica nelle scuole che diventano luci su storie e quartieri della città Tra i film di Sguardi doc Italia, Il Cerchio di Sophie Chiarello, miglior documentario ai David di Donatello 2023 Exodus di Bahman Kiarostami per il Focus Iran/Afghanistan Si apre con un’altra anteprima nazionale il programma di Sole Luna Doc Film Festival del 6 luglio: Adieu sauvage di Sergio Guataquira Sarmiento (Belgio 2022, 90'), una bellissima opera prima su una ricerca iniziatica sulle sue radici che diventa un'indimenticabile storia di amicizia. L’autore sarà presente alla proiezione per un incontro con il pubblico alla fine della proiezione. Domani sarà anche la giornata di un solo altro film in concorso: N’en parlons plus di Vittorio Moroni e Cécile Khindria (Francia-Italia 2022, 76'). Numerosi i film dedicati al documentario italiano riuniti nella rassegna Sguardi Doc Italia e in programma domani, tra cui Il Cerchio di Sophie Chiarello (Italia 2022, 108') film vincitore del David Donatello 2023 come miglior documentario (ore 22:30 al Cortile Bonet). Chiarello decide di seguire per cinque anni, con la sua telecamera, gli alunni di una classe elementare, abbassando il suo sguardo ad altezza bambino in modo da catturare il loro punto di vista sul mondo. Gli altri documentari italiani in programma, tra corto e lungometraggi, sono: Sonnenstube di Davide Palella (Italia 2022, 7'), N’en parlons plus di Vittorio Moroni e Cécile Khindria (Francia-Italia 2022, 76'), Carta urgente para la Colombia di Alberto Diana (Italia 2022, 12') presente alla proiezione del film e Lust Chance di Elisabetta Calamela (Italia 2022, 60') che sarà proiettato alla presenza del montatore Fabio Bobbio. Il focus Iran/Afghanistan prosegue domani con Exodus di Bahman Kiarostami (Iran 2018, 77’). Un film che testimonia la fuga incessante dall’Afghanistan verso l’Iran di centinaia di migliaia di persone lungo gli ultimi 40 anni. “Regista documentarista, direttore della fotografia, affermatosi anche come montatore di alcuni film di suo padre Abbas Kiarostami, Bahman – dice il curatore della rassegna Italo Spinelli - ci conduce nel Centro per il rimpatrio, ufficio del Ministero dell’Interno, che si occupa degli afgani illegalmente in Iran e che a seguito del crollo dell’economia iraniana, sottoposta alle sanzioni statunitensi dal 2018, decidevano di tornare nel loro martoriato paese”. Per Creare Legami, i protagonisti a partire dalle ore 18:00 al Cortile Bonet, sono i progetti nelle scuole realizzati grazie al Piano nazionale di educazione all’immagine promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Ne discuteranno: Piero Li Donni, Fabio D’Agati, Giovanni Mannara, Alessandra Traina, Gianfranco Piazza, Alice Malingri, Virginia Nardelli, Danny Biancardi, Vito Chiaramonte. Quattro i film di cinema partecipativo realizzati tra Palermo e Roma dalla casa di produzione Zabriskie e dall’associazione La Bandita attraverso laboratori condotti da professionisti del cinema con il supporto di esperti educatori. Ognuno racconta un pezzo di territorio: Piazza del baratto; PTR. Perdere Trovare Ritrovarsi; Cronache dal quartiere; One time, one street. Ufficio stampa SLDFF 18. Gioia Sgarlata | +39 331.4039019 [email protected] Programma, info e aggiornamenti: www.solelunadoc.org Fb: Sole Luna Festival | Ig @solelunadoc
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Prima assoluta del film documentario “GAP | GRAFFITI ART IN PRISON” di Chiara Agnello

GAM Palermo | Il programma del 5 luglio  Prima assoluta del film documentario “GAP | GRAFFITI ART IN PRISON” di Chiara Agnello Tra i film in concorso le anteprime nazionali di Kenya di Gisela Delgadillo che racconta la ricerca di giustizia di una donna trans e Life as a dream di Zhao Xu sulla precarietà del lavoro in Cina L’evento speciale Dazzling Shadows con Keja Ho Kramer & Joe Schievano ispirato a Goethe e alla sua teoria dei colori Il documentario sul fotografo Richard Avedon Sole Luna Doc Film Festival 18. è lieto di presentare domani 5 luglio alle ore 22.00 in anteprima assoluta in collaborazione con il Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo il documentario GAP, Graffiti Art in Prison di Chiara Agnello alla GAM Galleria d’Arte Moderna Di Palermo. A seguire è previsto anche un dibattito con la partecipazione di Chiara Agnello, Laura Barreca, Gabriella Cianciolo Cosentino, Paolo Inglese, Fabio Prestopino. Il documentario, commissionato nell’ambito dell’omonimo progetto europeo Erasmus+ (Strategic Partnerships for Higher Education) è realizzato dal Sistema Museale d’Ateneo dell’Università degli Studi di Palermo, in partnership con Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, Università di Saragozza, DEMS-Università degli Studi di Palermo e Abadir – Accademia di Arte e Design di Catania, col patrocinio del Ministero della Giustizia, DAP-Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e del Ministero della Cultura, il supporto dell’Università di Colonia e la mediapartnership di SkyArte. Il film segue le storie degli artisti Matilde Cassani, Martha Cooper, Nicolò Degiorgis, Stefania Galegati, Elisa Giardina Papa, David Mesguisch, Giovanna Silva coinvolti nel progetto GAP | GRAFFITI ART IN PRISON insieme a dottorandi, detenute e detenuti durante i workshop tenuti nel corso del 2022 negli istituti penitenziari Pagliarelli, Ucciardone, Malaspina a Palermo, e di Sollicciano a Firenze. Attraverso queste interazioni è emerso il valore del gesto condiviso, della creatività a servizio della comunicazione tra mondi apparentemente lontani, fra esseri umani con origini e vissuti diversi, che riescono a stabilire una relazione fondata sulla consapevolezza che l’arte può rappresentare lo strumento più efficace per superare barriere e preconcetti che l’immaginario collettivo attribuisce al contesto carcerario. Il lavoro documenta inoltre la genesi e lo sviluppo del progetto GAP, nei suoi risvolti scientifici, artistici e sociali, e nella proposizione di un nuovo modo di ripensare l’insegnamento universitario, fondato su forme alternative di conoscenza e studio, attraverso un approccio empatico e aperto al coinvolgimento di altre realtà, con l’obiettivo di sollecitare la partecipazione all’interno di nuove dinamiche inclusive verso chi vive in condizioni di deprivazione e disagio. Tra i titoli in concorso si segnalano 2 anteprime nazionali: Life as a dream di Zhao Xu (Cina 2022, 20') che ruota attorno alle paure di 5 lavoratori precari (ore 21:20, Chiostro Sant’Anna); e Kenya di Gisela Delgadillo (Messico 2022, 88') che chiude la serata (ore22:00): dopo aver assistito all’omicidio di una sua amica, Kenya, una donna trans che lavora come escort, inizia un difficile percorso alla ricerca di giustizia che la porterà ad affrontare la paura e il dolore di vedere se stessa riflessa in quel tragico destino. Gli altri film in programma a partire dalle 21:00: Algorithms of beauty di Miléna Trivier (Belgio 2022, 21') che esplora la natura e le forme botaniche con l’intelligenza artificiale; e The Silent Protest: 1929 Jerusalem di Mahasen Nasser Eldin (Palestina 2019, 20’) che ricorda un episodio storico ormai quasi dimenticato, la rivolta silenziosa delle donne palestinesi nel 1929 contro i pregiudizi dell’Alto Commissariato britannico nei confronti degli arabi nella rivolta di Buraq. All’interno della sezione “Creare Legami” che ospita l’anteprima di GAP, è in programma (ore 18:00, Cortile Bonet) anche il racconto di Classici in Strada: testi della letteratura greca e latina interpretati dai giovani delle scuole superiori con rappresentazioni teatrali per le strade di Palermo. Interverranno al dibattito: Isabella Tondo, Emilio Ajovalasit, Anna Cannizzo, Tiziana Menegazzo, Erika Messina, Preziosa Salatino, Anna Sorci, Patrizia Veneziano. L’arte, anzi le arti, sono il segno distintivo degli appuntamenti in calendario domani con altri due eventi speciali: Dazzling Shadows di Keja Ho Kramer & Joe Schievano; e la proiezione di Richard Avedon Darkness and Light di Hele Witney (Stati Uniti 1996, 90’) sul celebre fotografo a cui la GAM dedica una ricca retrospettiva proprio in questi mesi; e Classici in Strada dove ad essere protagonisti sono i ragazzi delle scuole superiori chiamati ad interpretare i testi della letteratura classica. Dazzling Shadows di Keja Ho Kramer & Joe Schievano (Cortile Bonet, ore 21:00) è un evento speciale realizzato per Sole Luna Doc Film Festival e ispirato a Goethe e alla sua teoria dei colori. La cinepresa e l’obiettivo sono il mezzo utilizzato da Keja Ho Kramer per comporre immagini colorate usando la luce, il cielo e i fiori. Vediamo che vi è un tema ricorrente osservando il buio: “l’immagine residua”. Una vibrazione a colori o visiva viene rilasciata sulla retina; ciò ha a che fare con il modo in cui la nostra mente reagisce all’oscurità dopo l’impulso della luce, con una trasformazione permanente del colore e della tonalità in situazioni di luce e buio. Questa è la base su cui Schievano ha iniziato a sviluppare il suono delle immagini, senza veramente creare musica ma cercando di tradurre ciò che già vibrava nelle fotografie. Impulsi, battiti, pattern aritmici in alta frequenza, echi armonici, frammenti e melodie che appaiono quasi casualmente. Il suono diventa la percezione dei fiori verso il mondo esterno. Il risultato è un cortometraggio artistico e visionario di 16’. Ufficio stampa SLDFF 18. Gioia Sgarlata | +39 331.4039019 [email protected] Programma, info e aggiornamenti: www.solelunadoc.org Fb: Sole Luna Festival | Ig @solelunadoc
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Da Odessa alle traversate nel Mediterraneo fino alle foreste devastate del Brasile

GAM Palermo | Il programma del 4 luglio  Da Odessa alle traversate nel Mediterraneo fino alle foreste devastate del Brasile    Il “viaggio” nel mondo attraverso i documentari in concorso Creare Legami con il cinema nel sociale e i film di “Menti in Corto” I lavori dei giovani registi del CSC nella rassegna Sicilia DOC Da Odessa prima delle bombe al fenomeno migratorio attraverso naufragi e storie di riscatto per una riscrittura delle regole di asilo e migrazione in Europa. E poi in Brasile tra le donne indigene in lotta per proteggere l’ambiente da deforestazione e agribusiness e nella terza sala per “Creare Legami” con i corti vincitori della prima edizione di “Menti in Corto” e i film di Sicilia Doc, la rassegna fuori concorso in collaborazione con CSC e la sua direttrice artistica Costanza Quatriglio. La seconda giornata del Sole Luna Doc film Festival 18. entra in quelli che sono i temi più forti di questa edizione: guerra, migrazione, ambiente. Questioni proposte in maniera forte dai film in concorso. Il Mediterraneo apre la programmazione di domani 4 luglio con Serigne di Rodrigo Hernandez Tejero, Edu Marin, Adriana Cardoso Navarro (Spagna 2022, 27') che racconta la storia del senegalese Serigne Mbayé Diouf arrivato su un gommone in Spagna ed oggi uomo politico pronto a confrontarsi con l’Unione Europea a difesa del diritto di migrare (Chiostro Sant’Anna, ore 21:00); ma anche con il corto di animazione Claw Machine di Georges Salameh (Grecia 2022, 14') che rappresenta in maniera onirica la  ferita lancinante della migrazione (Cortile Bonet, ore 21:00). Alle 21:30 al Chiostro Sant’Anna lo sguardo si sposta in Ucraina sulla città di Odessa con il Dear Odesa di Kyrylo Naumko (Italia 2022, 52'): temendo di perdere il legame con la città natale, la regista torna ad Odessa per parlare con la madre Olha e l’amico d’infanzia Mykyta.  Alle 22:30 Vento na fronteira di Laura Faerman (Brasile 2022, 82’) conduce gli spettatori alla violenta frontiera brasiliana con il Paraguay alla scoperta della battaglia che le donne indigene portano avanti in favore dell’ambiente e della comunità contro l’agribusiness. Completano la programmazione nelle due sale: Qui non c’è niente di speciale di Davide Crudetti (Italia 2022, 75') nell’ambito di Sguardi Doc Italia dedicato al cinema del reale italiano; e Formerly youth square di Mina Akbari (Iran 2023, 68') per la rassegna su Iran e Afghanistan a cura di Italo Spinelli. La terza sala, nell’aula conferenze della GAM sarà uno spazio di proiezione ma anche di dibattito, confronto, Q&A con gli autori. Si inizia domani alle 18 con la proiezione dei primi due corti selezionati dalla giuria tecnica di “Menti in corto”, un concorso nazionale di cortometraggi ideato dalla CTA “Sentiero per la vita” di Calatafimi Segesta nel 2020, rivolto ad operatori e pazienti nell’ambito delle strutture di salute mentale. Un progetto che lega laboratori di attività cinematografica e ricerca scientifica misurando gli effetti benefici che la realizzazione di un prodotto artistico produce nei pazienti. In programma, la proiezione dei corti: Il treno dei desideri di Giulia Di Maggio e della CTA La Rinascita di Villarosa, nell’ennese (Italia 2020, 12'); e Gesù in Ferie… Tanto immaginare non costa nulla di Michele Bia e della Coop Questa Città di Gravina di Puglia, in provincia di Bari (Italia 2021, 18'). Segue dibattito con promotori e protagonisti della prima edizione del progetto. Interverranno, tra gli altri: Lorenzo Messina, direttore medico dell’ITS Sentiero per la Vita; la regista de “Il treno dei desideri” Giulia Di Maggio; il direttore del CSC Ivan Scinardo e la regista e drammaturga Lina Prosa, entrambi componenti della giuria tecnica del concorso.
Alle 21:00 il via a Sicilia DOC con la rassegna fuori concorso realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – sede Sicilia e la sua direttrice artistica Costanza Quatriglio, riservata ai lavori di diploma del CSC. In programma i primi tre di sei film: Fino alla fine di Beatrice Perego (2022, 24’); I love you, you love me di Luna Zimmerman e Antonia Stelitano (2023, 20’); Una volta ancora di Giulia Di Maggio (2021, 18’). Una delle novità del festival di quest’anno riguarda proprio Sicilia Doc. Per la prima volta al miglior documentario della sezione Sicilia Doc sarà consegnato il premio Cinematographe.it. Il Premio è promosso dalla testata giornalistica online Cinematographe.it, fondata nel 2014 da Teresa Monaco ed Emiliano Cecere, una rivista giovane nata con l’obiettivo di aiutare il cinema, soprattutto quello esordiente e indipendente, che fa spesso fatica a emergere.
Chiude la programmazione della terza sala alle 22,30 nell’ambito di Sguardi Doc Italia, il film I Làder de erba di Luca Rabotti (Italia 2021, 52'), alla presenza del regista e del produttore, che racconta la vita di alcuni pastori della bergamasca. Il territorio presente e le tradizioni del passato si fondono, in una costante sfida verso il futuro.
  Ufficio stampa SLDFF 18. Gioia Sgarlata | +39 331.4039019 [email protected] Programma, info e aggiornamenti: www.solelunadoc.org Fb: Sole Luna Festival | Ig @solelunadoc
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Premiazioni 18. edizione Sole Luna Doc Film Festival

GIURIA INTERNAZIONALE

MIGLIOR FILM

Adieu Sauvage

In questo notevole documentario d'esordio, il regista invita il pubblico a viaggiare con lui nella sua identità, nel suo "io", a porsi le domande fondamentali sull'appartenenza, le origini, i sentimenti - e a sfidare l'idea che solo le parole possano definire l'emozione, il cosmopolitismo, la civiltà. In questo film profondo, Adieu Savage affronta le complessità della decolonizzazione e la necessità di abbracciare e trasformare la cultura su una miriade di livelli dell'individuo, delle persone, dei popoli.
P
resentato come una "gemma dei sensi", questo film costruito con materiali d’archivio risuona autentico mentre affronta tante questioni contemporanee: religione, guerra, migrazione, amore.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Silence of the Banana Trees, Eneos Çarka

In ventiquattro minuti, Silence of the Banana Trees racconta la storia di una vita intera, la narrazione di un padre e di una figlia che fanno i conti con chi sono e cosa significano l'uno per l'altra.  In pochi istanti, questo film comunica l'umanissimo bisogno di perdersi e ritrovarsi.

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Kenya, Gisela Delgadillo

Senza oggettivazione, l’obiettivo della fotocamera permette ai protagonisti di parlare per sé, di dar voce alle loro esistenze. In un’epoca in cui le vite dei trans sono a rischio, le scelte fotografiche di Kenya consentono a queste persone di insistere sulla loro straziante umanità.

MIGLIOR REGIA

N'en parlons plus, Cécile Khindria e Vittorio Moroni

Nella loro fluida narrazione, i registi Cécile Khindria e Vittorio Moroni dimostrano le tensioni tra raccontare una storia e filmare una storia, tra il mettere insieme, senza soluzione di continuità, artefatti d'archivio e narrazione. Attraverso le loro scelte di regia, si prendono cura, per il pubblico, la complessità e la complicità di questo momento, che resta ancora non detto, della memoria nazionale e le conseguenze molto vivide di questo silenzio.

MIGLIOR MONTAGGIO

Dear Odesa, Kyrylo Naumko

Dear Odesa mostra con chiarezza come un montaggio intenzionale e meditato crei un’esperienza profonda per gli spettatori, selezionando voci, momenti, testi e visione. In questo film sulla violenza della guerra e della separazione, il montaggio rivela in che modo il cinema, attraverso il suono e la scena, ritrae i silenzi e le brecce della tragedia umana.

MIGLIOR SUONO E COLONNA SONORA

Stories from the sea, Jola Wieczorek

Con la più delicata raffinatezza, Stories from the Sea crea un equilibrio tra il rumore, il suono, la musica e l’atmosfera, sfidando l’ascoltatore a considerare il mare come un personaggio del film. Il suono e la colonna sonora caratterizzano lo splendido pas-de-deux (“passo a due”) tra vento e acqua, donna e nave, natura e umanità.
La musica è un forte elemento di narrazione e, totalmente integrata nel film, permette al suono e alle fotografie di prendere vita.

PREMIO DOC FOR FUTURE

Enel Green Power assegna il Premio Doc for future a Fragments from Heaven di Adnane Baraka per la capacità di narrare l’ambiente, concepito unitariamente come l’umanità, la terra e il cielo e superando, pertanto, la visione in cui l’essere umano si pone al centro e assoggetta la natura al suo servizio. Il film, inoltre, mostra la possibilità di un dialogo e di un incontro tra il sapere ancestrale e quello scientifico, dialogo cruciale sempre e tanto più oggi quando le fake news azzittiscono lo scambio umano. 

PREMIO FILM FOR OUR FUTURE

Claw Machine di Georges Salameh. Tutti gli elementi che compongono la storia sono perfettamente integrati tra loro, consentendo allo spettatore di immergersi e immedesimarsi in uno dei temi più attuali e urgenti della storia contemporanea: i flussi migratori nel Mar Mediterraneo. Le fredde e stilizzate animazioni in bianco e nero, la voce narrante tremante e rovinosa, la colonna sonora metallica e incalzante, formano un meraviglioso e perturbante documentario poetico, attraverso cui lo spettatore è in grado di immedesimarsi nella solitudine e nell’angoscia di chi racconta.
Claw Machine è un progetto che ha il potere di trasformare il tema universale della guerra e della migrazione in un racconto intimo e personale, capace di scuotere, interrogare e arricchire lo spettatore.

GIURIA STUDENTI

Miglior lungometraggio
La Giuria Studenti all’unanimità riconosce come miglior lungometraggio Kenya di Gisela Delgadillo per il suo grande impegno sociale nel narrare una storia troppe volte ignorata e dimenticata dalla società. Una storia che ci coinvolge e ci appassiona, non solo per la maestria con cui è raccontata, ma anche perché ci riguarda da vicino. La storia di Kenya è infatti la storia di tutti gli esseri umani
marginalizzati che vivono accanto a noi, ma che non vivono come noi. Persone che soffrono giorno dopo giorno ma che non si rassegnano e provano a lottare per essere riconosciute come esseri umani.
La decisione di assegnare a Kenya il premio della Giuria Studenti si rifà, dunque, alla nostra grande voglia di vedere qualcosa cambiare, ad un appello a non ignorare queste storie, a cercare di fare di meglio come cittadini e come studenti, nel documentare queste vicende, per schierarsi contro ogni forma di ingiustizia. Perché questa storia è anche quella di tutte le lavoratrici sessuali della nostra città e non solo.

Menzione speciale
La Giuria Studenti all’unanimità riconosce, inoltre, una menzione speciale ad Adieu Sauvage di Sergio Guataquira Sarmiento, per il suo impegno nel documentare una forma di emarginazione, forse lontana da noi, ma non per questo meno importante, cioè l'esclusione di cui sono oggetto le popolazioni indigene della Colombia. La Giuria ha particolarmente apprezzato la scelta di rendere in bianco e nero un ambiente ricco di colori come quello della foresta amazzonica, scelta che mette in luce l’intento del regista di incentrarsi sulla dimensione interiore degli individui con cui entra in relazione e con quella della natura stessa. Il film è anche una forma di denuncia che va oltre la politica, e suscita una riflessione filosofica e antropologica.


GIURIA NUOVI ITALIANI

Sezione Cortometraggi
La Giuria Nuovi Italiani, dopo vivace discussione, riconosce all’unanimità, come Miglior cortometraggio, The SilentProtest: 1929 Jerusalem di Mahasen Nasser Eldin. Il documentario non si limita a raccontare un fatto storico, ma entra nelle dinamiche sociali e le mostra in tutta la loro complessità. Il titolo stesso trasforma il silenzio in protesta: il racconto delle donne palestinesi e del primo movimento femminista a Gerusalemme è narrato con chiarezza e limpida conoscenza dei fatti. Ogni aspetto tecnico è al servizio di una narrazione lucida e ogni fotogramma spinge lo spettatore verso una riflessione sincera e improvvisa. The SilentProtest: 1929 Jerusalem si serve della storia per capire il presente e immaginare il futuro. Una presa di posizione silenziosa, una protesta contro i pregiudizi dell’Alto Commissariato britannico nei confronti degli arabi nella rivolta di Buraq. È la coscienza a vincere insieme a The Silent Protest: 1929 Jerusalem.

La Giuria Nuovi Italiani inoltre riconosce una Menzione speciale a Serigne, di Rodrigo Hernández, Adriana Cardoso, Edu Marin, per aver mostrato il lato di una politica fatta di idee, lotte sociali, aperture, chiusure da affrontare. Serigne mostra il coraggio del cambiamento, la speranza di un futuro migliore. Lo fa raccontando Serigne, mostrando la sua vita, anche quella privata. Rende nuda una lotta che si affronta ogni giorno ed è questo il punto di forza del documentario, necessario e sempre attuale.


PREMIO SOLE LUNA UN PONTE TRA LE CULTURE

Sole luna un ponte tra le culture premia Vento Na Fronteira di Laura Faerman e Marina Weis perché pone alla nostra attenzione, con forza e determinazione, un tema di grande attualità: la lotta che le popolazioni indigene dell’America Latina combattono da decenni per il riconoscimento dei loro diritti ai territori di cui sono stati espropriati nel corso dei secoli, ultimo baluardo alla devastazione provocata dall’agrobusiness. Attraverso il caso dei Guaranì-Kaiowa del Mato Grosso do Sul, in Brasile, esemplare di tante altre situazioni analoghe, il lavoro delle registe ci consegna una lezione fondamentale: l’importanza di raccontare storie per costruire ponti tra le generazioni, la profonda connessione tra esseri umani e Terra, il fatto che la Terra appartiene a chi si prende cura di lei.

PREMIO CINEMATOGRAPHE.IT
fuori concorso / Sicilia Doc

Per il modo personale e suggestivo di raccontare la morte come parte della vita Fino alla fine ristabilisce l'importanza del rito di addio, un gesto d'amore verso chi si ama, verso chi rimane. Beatrice Perego con Fino alla fine elabora un lutto straziante, un modo per celebrare il padre, venuto a mancare durante la fase più drammatica della pandemia che, citando l'autrice, "viveva per imparare a morire" e che il destino purtroppo ha voluto che lasciasse i suoi cari scomparendo.


PREMIO DEL PUBBLICO

Claw machine, Georges Salameh

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Scopri il programma della 18. edizione del Sole Luna Doc Film Festival

Sole Luna Doc Film Festival

18. edition Festival internazionale di documentari dal 3 al 9 luglio 2023  Palermo – GAM. Galleria d'arte moderna

50 proiezioni, 13 anteprime, incontri con registi e produttori internazionali L'APERTURA CON IL REGISTA IRANIANO MOHSEN MAKHMALBAF  

Torna dal 3 luglio il Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale ideata da Lucia Gotti Venturato e dedicata al cinema del reale che ogni anno a Palermo accoglie produzioni provenienti da tutto il mondo e decine di anteprime. 50 i film in programma di questa edizione, la diciottesima, tra concorso e fuori concorso, retrospettive ed eventi speciali, sotto la direzione artistica di Chiara Andrich e Andrea Mura e la direzione scientifica di Gabriella D'Agostino, docente di Antropologia culturale all'Università di Palermo. 13 le anteprime a partire da Talking with rivers del regista iraniano Mohsen Makhmalbaf che sarà presentato come première mondiale al Sole Luna Doc nella giornata inaugurale del festival, dando il via anche al focus fuori concorso dedicato a Iran e Afghanistan a cura di Italo Spinelli, direttore di Asiatica Film Festival.

Un'edizione particolarmente attenta alle tematiche ambientali, ai giovani registi emergenti, alle dinamiche sociali e geopolitiche del tempo che viviamo. Sono 19 i documentari in concorso tra lungometraggi e cortometraggi. Storie dalla Palestina alla Cina, dall'Italia all'Austria, dall'Etiopia all'Ucraina. Più della metà arrivano al festival come anteprima nazionale. Vicende, personaggi e visioni che rappresentano la complessità del nostro tempo: dall'emergenza dei cambiamenti climatici alle migrazioni, dalla guerra alle disuguaglianze sociali. Tra i film in anteprima nazionale, Adieu Savage di Sergio Guataquira Sarmiento (Belgio, 2022, 90') che firma una bellissima opera prima su una ricerca iniziatica delle sue radici indio, che diventa un'indimenticabile storia di amicizia; Kenya di Gisela Delgadillo, (Messico, 2022, 88'), ritratto di una donna trans che vive a Città del Messico e che lotta per i diritti della propria comunità; Life, as a Dream di Zhao Xu, (Cina 2022, 20') sui sogni di cinque lavoratori cinesi; e Stories from the sea di Jola Wieczorek (Austria 2021, 86'), un film sul Mediterraneo come luogo del desiderio visto con gli occhi di tre donne che lo attraversano per motivi completamente diversi tra loro.

I documentari in concorso saranno visibili anche online in tutta Italia nelle 48 ore successive alla proiezione al Festival sulla piattaforma OpenDDB.

Tra i titoli fuori concorso, film di primo piano, vincitori di prestigiosi premi nazionali e internazionali. Tra gli altri: Sur l'Adamant di Nicolas Philibert vincitore dell'Orso d'oro all'ultimo Festival di Berlino che sarà proiettato alla presenza della produttrice Céline Loiseau, componente della giuria internazionale di quest'anno; e Il Cerchio di Sophie Chiarello, vincitore quest'anno del David di Donatello come miglior documentario.

Nuova la location: il Complesso monumentale Sant'Anna di Palermo, sede della Gam, la Galleria d'arte moderna che ospiterà due sale all'aperto - nel chiostro Sant'Anna e nel cortile Bonet - e una terza sala all'interno del monumentale Palazzo quattrocentesco, trasformandosi per sette giorni in un affascinante cinema sotto le stelle. Il festival sarà anche un momento per scoprire altri luoghi della città: alcune attività collaterali, come i laboratori di creatività ambientale dedicati sia agli adulti che ai più piccini e realizzati in collaborazione con Edizioni Precarie e Radici, si svolgeranno all'Orto Botanico di Palermo, mentre insieme al Touring club Palermo gli spettatori del festival potranno partecipare a visite narrate di alcune chiese della città. Ad arricchire la settimana tanti eventi collaterali: talk, concerti, laboratori e gli incontri con proiezione di "Creare Legami" su percorsi sociali realizzati attraverso il cinema nelle scuole o in altri particolari contesti come gli istituti penitenziari e i Centri terapeutici assistiti per pazienti con problemi di salute mentale. Scopri il programma

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Talking with Rivers di Mohsen Makhmalbaf in anteprima internazionale all’apertura della 18. edizione del Sole Luna Festival

Il regista iraniano e la proiezione in anteprima internazionale del suo ultimo film apriranno la 18esima edizione di Sole Luna Doc Annunciati i nomi della Giuria internazionale Sarà il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf ad aprire l’edizione numero 18 di Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale di Cinema del Reale, in programma dal 3 al 9 luglio 2023 a Palermo. Sole Luna Doc presenterà insieme al regista in anteprima internazionale il suo ultimo film Talking with Rivers che racconta attraverso materiali di archivio la storia di Iran e Afghanistan, due paesi confinanti che furono una sola terra. Autore, tra gli altri, di Viaggio a Kandahar (2001), Makhmalbaf è tra i più importanti registi iraniani, costretto a lasciare il suo Paese e ormai da anni esule a Londra. Nelle giornate del festival incontrerà il pubblico e gli studenti di cinema. Il film Talking with Rivers inaugura anche un focus specifico fuori concorso curato dal regista e direttore del festival Asiatica Italo Spinelli su Iran e Afghanistan, con altri quattro documentari che affrontano i temi della libertà di stampa e della condizione delle donne: The Etilaat Roz di Abbas Rezaie (Afghanistan 2022, 93’) sul ritorno al potere dei Talebani a Kabul; Formerly youth square di Mina Akbari (Iran 2023, 68 ) sulla fine della stagione riformista in Iran (prima del movimento Donna Vita Libertà); Exodus di Bahman Kiarostami (Iran, 2018, 76'), sulla condizione sociale degli afgani in Iran; e Roots in the Wind di Soraya Akhlaqi (Afghanistan 2022, 26’), che racconta da un’altra angolazione la convivenza di afgani e iraniani in Iran. Annunciata anche la giuria internazionale che sarà composta da: la regista iraniana Firouzeh Khosrovani, vincitrice del SLDFF 2022 con il film Radiograph of a Family; il critico cinematografico e fondatore de La Festa del Cinema di Roma, Giorgio Gosetti; il poeta spagnolo e direttore dell’Instituto Cervantes di Palermo, Juan Carlos Reche Cala; la docente di storia e direttrice dell’American Academy di Roma, Aliza Wong; e la produttrice francese Céline Loiseau, tra l’altro “vincitrice” dell’Orso d’oro al Festival di Berlino con il film di Nicholas Philibert Sur l'Adamant che sarà presentato come evento speciale al Festival. La giuria valuterà i film in concorso assegnando il premio al miglior lungometraggio e al miglior cortometraggio in gara. 50 i film in programma quest’anno tra concorso e fuori concorso, retrospettive ed eventi speciali, tra cui 13 anteprime nazionali, sotto la direzione artistica di Chiara Andrich e Andrea Mura e la direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, docente di Antropologia culturale all’Università di Palermo. Il festival, a basso impatto energetico secondo le linee guida dei green festival, quest’anno avrà una nuova location: il Complesso monumentale Sant’Anna di Palermo, sede della GAM, la Galleria Arte Moderna, che ospiterà due sale all’aperto, nel chiostro Sant’Anna e nel cortile Bonet, e una terza sala all’interno del monumentale Palazzo quattrocentesco. “Siamo davvero orgogliosi e onorati di poter ospitare Mohsen Makhmalbaf e il suo film in anteprima assoluta – dice la presidente del Festival Lucia Gotti Venturato – Sappiamo quanto la situazione in Iran sia delicata in questo momento e quanto difficile sia la vita delle donne e dei giovani che chiedono libertà. Non vogliamo che i riflettori su questa parte del mondo e la sua ricca storia si spengano”. “Sole Luna Doc si conferma anche quest’anno uno spazio per il cinema documentario particolarmente sensibile alle tematiche dei diritti umani e con un’attenzione particolare alle produzioni indipendenti e ai registi emergenti” aggiungono i direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura. Il programma completo del Festival sarà presentato in conferenza stampa il 27 giugno.
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