DIARIO DEL FESTIVAL- 06.07.2018- Il Fai
IL FAI
Faccia a faccia con i giovani
Nella quinta giornata del festival abbiamo avuto la possibilità di intervistare alcuni volontari del FAI (fondo ambiente italiano) e di porgli qualche domanda sulle attività che svolgono e sui luoghi in cui le svolgono.
<<Cosa ne pensate di questo luogo?>>
<<Magico. E’ un luogo che raccoglie tante storie felici e non. Ha una complessa struttura architettonica, la cui costruzione iniziò intorno al 1506. I lavori andarono avanti per parecchi anni. Nel 1582 divenne un teatro, ma la peste del 1624 impose la trasformazione della chiesa in un “lazzaretto”. La struttura, nel 1888, passò in carico all’Ospedale Civico, che lo ha detenuto fino al 1986. Nel secondo dopoguerra, una parte della struttura, è stata utilizzata dal Comune come deposito. La chiesa non fu mai completata del tutto nel suo impianto, infatti la navata centrale è priva di copertura. I lavori di restauro, nel 1995, fecero sì che la chiesa riprendesse la sua eccezionale grandiosità.>>
<<Cosa ne pensate dell’attività di volontariato?>>
<<E’ necessaria, la facciamo con piacere. Sappiamo che il nostro lavoro possa veramente cambiare le cose, e anche se abbiamo competenze diverse, il volontariato ci permette di fare ciò che non potrebbe essere fatto.>>
<<Perché avete scelto proprio il festival Sole Luna?>>
<<Abbiamo scelto questo festival perché riteniamo che sia una buona opportunità culturale per la città di Palermo. Anche gli organizzatori di questo festival, come noi, sono un’associazione di volontari. Abbiamo la stessa “missione”. Siamo amanti delle arti in tutte le loro forme e, noi del FAI, ci rivolgiamo ai giovani cercando di sensibilizzarli all’arte, alla natura, e in questo caso, alla cinematografia. Del resto, i giovani saranno i cittadini di domani.>>
<<Cosa vi ha suscitato e vi suscita rapportarvi con persone di età diversa dalla vostra?>>
<<Ci suscita felicità, perché confrontarsi con tutte le età ti ricorda com’eri e ti da l’idea di come gli altri ti guardano e ti permette di capire come diventerai. E’ uno scambio. Tra l’altro il FAI giovani lavora benissimo, è un gruppo molto affiatato ed è per noi un’occasione di confronto. E’ straordinario.>>
<<Avete riscontrato cose positive da quest’attività e dalle persone che vi partecipano?>>
<<Certo. Abbiamo avuto un risultato molto positivo e si vede dal pubblico che è stato qui in queste serate e anche dal grande lavoro che c’è dietro. Il grande lavoro e la fatica che si mette per fare tutto questo vengono ripagati dai buoni risultati ottenuti.>>
Federica D’Onofrio, Francesca Russo
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