DIARIO DEL FESTIVAL- 07.07.2018- Natura ed inquinamento al festival

 

Diario Del Festival
Progetto di alternanza scuola – lavoro realizzato dai ragazzi della classe III  U del Liceo delle scienze Umane Camillo Finocchiaro Aprile di Palermo 

NATURA ED INQUINAMENTO AL FESTIVAL
Maredolce – La Favara e chi ha reso grande questo posto

Durante la sesta giornata del Sole Luna doc Film Festival abbiamo affrontato il tema della natura e dell’inquinamento tramite la visione del documentario “Maredolce – La Favara”.
Quest’ultimo è prodotto dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, un istituto culturale che si occupa degli studi sui paesaggi e sui beni culturali.
Maredolce-La Favara è un film documentario che vive attraverso le testimonianze di persone che presentano un futuro possibile in bilico tra passato e presente, tra paesaggio ed arte.
Esso tratta di un luogo che è sopravvissuto al processo che ha mutato la Palermo arabo-normanna nella città della speculazione edilizia: la Conca d’Oro. Il progetto di riqualificazione di questo luogo ha vinto nel 2015 il “Premio Internazionale Carlo Scarpa per il giardino”. Il suddetto premiIMG-20180708-WA0026o è nato nel 1990 con lo scopo di premiare e valorizzare i paesaggi storici, anche non troppo conosciuti, significativi per un determinato luogo. Noi riteniamo che questo aspetto sia particolarmente rilevante perché il premio cerca di far rivivere luoghi che sembrano abbandonati, ma che invece hanno dietro una storia che è andata persa e che vale la pena ricordare. Dopo la vincita del premio la Fondazione ha deciso di realizzare un documentario per raccontare questo luogo. Grazie alla sua forte propensione verso l’ambito sociale e culturale, il regista del documentario, Davide Gambino, è riuscito a descrivere un luogo storicamente fondamentale per la città di Palermo e a narrare la storia di un posto pieno di sapere. Secondo noi, il progetto è molto interessante ed importante poiché è fondamentale che vi sia manutenzione e salvaguardia per i luoghi che hanno fatto parte e che continuano a fare parte della storia della nostra terra e della nostra città e, soprattutto, che la gente ne abbia conoscenza.
Irene Failla, Elisabeth Lo Giudice e Andrea Vitale

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