DIARIO DEL FESTIVAL-09/07/2019- ATTRAVERSO I LORO OCCHI Intervista a Mamory e Luca

Diario Del Festival

Progetto di alternanza scuola – lavoro realizzato dai ragazzi della classe III  U del Liceo delle scienze Umane Camillo Finocchiaro Aprile di Palermo

 

ATTRAVERSO I LORO OCCHI

Intervista a Mamory e Luca

 

Durante la terza serata del festival Sole Luna, nello spazio della navata, abbiamo avuto l’occasione di assistere ad un incontro di “creare legami/Palermo, città aperta” in cui, tra gli ospiti, era presente Memory Mutanuka, una ragazza proveniente dalla Zambia e trasferitasi a Palermo ormai da quattro anni. Insieme a lei era presente anche Luca Mangano, uno degli organizzatori del progetto “attraverso i miei occhi” promosso dall’associazione culturale Moltivolti. Il loro progetto consiste nell’effettuare delle passeggiate, nel quartiere di Ballarò, in compagnia di un ragazzo migrante che offre l’opportunità di vedere la città attraverso il suo punto di vista, tramite il suo vissuto, le sue storie, i suoi desideri e sogni.

L’intervista si è trasformata in una conversazione informale nella quale Memory era a suo agio e ci ha raccontato molte cose inerenti alla sua vita quotidiana, soprattutto riguardo la scuola che frequenta qui a Palermo e la vita che conduce.

Ci ha spiegato che inizialmente non conoscere la lingua le ha portato molto disagio, ma grazie a una grande forza di volontà è riuscita, non soltanto ad impararla, ma anche ad apprezzarla, nonostante le iniziali difficoltà. Secondo il suo punto di vista una lingua è in grado di cambiare e caratterizzare una determinata persona, per questo è grata alla scuola e a sua sorella che le hanno permesso di imparare l’italiano dandole tanta consapevolezza e indipendenza.

Le abbiamo chiesto quali differenze abbia trovato tra la scuola in Zambia, dove si era già è diplomata, e quella che sta frequentando qui a Palermo. Memory ha risposto in modo chiaro spiegando che a differenza della scuola italiana, inizialmente, nel suo paese, non si può scegliere un indirizzo specifico fino all’università.

Memory ha aderito al progetto “Attraverso i miei occhi” lavorando come coordinatrice, seguendo dei ragazzi, e ascoltando le loro storie; poi ci ha anche spiegato come vede lei la città di Palermo: prima di arrivare la sua idea era molto differente ed è rimasta stupita dell’accoglienza e del suo essere così multietnica.

Memory ha anche affermato di avere partecipato anche ad altri progetti tra cui alcuni inerenti alla sicurezza delle donne e dei bambini.

Insieme a lei abbiamo intervistato anche Luca Mangano, uno degli organizzatori del progetto che è nato un anno e mezzo fa dal lavoro suo e di altri due colleghi. Lo scopo iniziale era quello di arrivare ai giovani all’interno delle scuole, per poter sensibilizzare i ragazzi su queste tematiche. Ci ha detto però che l’organizzazione non è semplice e gli impegni sono tantissimi, ma questa cosa non lo preoccupa poiché è un progetto che ha bisogno di tempo.

Tramite il loro progetto si riesce a dare ai ragazzi delle competenze tali da permettergli di trovare opportunità lavorative come guide turistiche, e inoltre Luca si è complimentato con i collaboratori per il loro grande impegno e bravura.

È stato molto interessante ascoltare le loro esperienze e abbiamo apprezzato la loro semplicità nel parlarci del loro lavoro e delle loro passioni. Ci auguriamo che il loro progetto possa andare avanti e crescere perché lo riteniamo fondamentale per Palermo.

Noemi Graziano, Elisabetta Stassi, Ginevra Taormina

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