DIARIO DEL FESTIVAL- 03.07.2018- Chi è Martina Melilli

Diario Del Festival
Progetto di alternanza scuola – lavoro realizzato dai ragazzi della classe III  U del Liceo delle scienze Umane Camillo Finocchiaro Aprile di Palermo 

Chi è Martina Melilli e qual è la sua storia?

Martina Melilli è una film-maker, artista e traduttrice, vincitrice di vari premi per la sua produzione di lungometraggi e di video art. Attualmente abita a Milano, anche se nel corso della sua vita ha viaggiato e ha vissuto in varie parti dell’Europa, come Bruxelles, dove ha studiato per quattro anni; i questi suoi spostamenti è stata avvantaggiata dalla sua approfondita conoscenza di ben quattro lingue, imparate nel suo percorso di studi in Italia.
Melilli_RhyzomeSin da piccola è sempre stata molto curiosa, si è sempre posta numerose domande sulla sua vita, da un lato poiché le tradizioni della sua famiglia non coincidevano con quelle venete e dall’altro per la sua incapacità di radicarsi in un luogo preciso, come il suo territorio di nascita. Ha cominciato a cercare risposte ai pezzi mancanti della sua vita, partendo dalla storia della sua famiglia. Scoprì così che suo padre e suo nonno abitavano a Tripoli, quando ancora apparteneva all’Italia, ma vennero espulsi nel 1969 a causa del colpo di stato di Gheddafi e furono costretti a stabilirsi in Veneto.
Come l’esperienza migratoria dei suoi parenti ha influenzato il suo presente.
La giovane artista racconta la storia migratoria della sua famiglia, rendendola pubblica, tramite la sua passione per la scrittura e la fotografia. Decide di visitare   tutti i posti nominati da suo nonno e costruisce Copia di IMG_7035una mappa in cui sono segnati, ma non riuscirà ad andarci poiché non le viene dato il visto. Decide di mettersi in contatto con delle persone residenti a Tripoli usando i social media e dopo numerose ricerche, trova un ragazzo Libico che decide di aiutarla in questo percorso, mostrandole le immagini terrificanti delle condizioni di vita in Libia. Martina oggi spiega che, nonostante siano passati tre anni dal primo contatto con il ragazzo, non si sono né mai visti né mai parlati al telefono ma sentiti soltanto scrivendosi attraverso i social media.
I temi di cui parla l’artista sono molto spesso drammatici e pesanti, Martina racconta che questi racconti la coinvolgono emotivamente, tanto che alla visione delle immagini dolorose inviate dal ragazzo, lei presenta molte difficoltà anche a riuscire a dormire la notte, a causa degli incubi. Ciò però non la scoraggia, poiché il suo obbiettivo principale è quello di dar voce ai migranti tramite i suoi video, mostrando la dura realtà in Libia.
Ciò che ci ha colpito durante l’intervista, oltre alla disponibilità e alla gentilezza, è la tenacia, la forza con cui questa ragazza riesce a raccontare, tramite la sua passione, storie molto spesso drammatiche e pesanti, dando un esempio positivo per tutti coloro che la seguono. L’empatia e il carattere deciso che la caratterizzano le  permettono di svolgere il suo lavoro al meglio.

A cura di Irene Failla e Elisabeth Lo Giudice

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