Diario Festival – 11 settembre – Il suono delle emozioni – Icaro Bortoluzzi

Il suono delle emozioni di Icaro Bortoluzzi

«Quello di cui ha bisogno la Francia dopo la Seconda Guerra Mondiale è un’educazione ad informare, un’educazione al giornalismo»: questo il proposito del partigiano francese Philippe Viannay nel fondare la scuola per giornalisti Centre de Formation des Journalistes dove si formò il corrispondente di Radio France Internationale in Turchia, Jérôme Bastion, figura centrale del documentario Dönüs-Retour, proiettato nella serata di lunedì 11 settembre come film d’apertura del Sole e Luna Festival presso TRA.Donus-Retour

Una pellicola diretta e allo stesso tempo velata da una nota di malinconia del narratore, costretto ad abbandonare la Turchia dopo vent’anni in seguito alle elezioni del 2015. Giornalista e reporter, da sempre in prima linea, Jérôme rivive e commenta i suoi reportage tramite le immagini di quei giorni, con sentimenti oscillanti i tra la rassegnazione e la frustrazione: si rende conto che la sua partenza deve essere imminente sebbene non accetti che le costanti lotte di un popolo per la democrazia si siano vanificate. La colonna sonora funge da specchio ai sentimenti di Jérôme: da un lato la volontà di restare e di combattere si traduce nei canti popolari e nei rumori della rivoluzione, dall’altro la musica del mare, tra onde gabbiani, è simbolo della necessità di partire.Donus-Retour

Il crescendo perpetrato per tutto il documentario si risolve con l’annuncio della vittoria schiacciante del partito conservatore turco che gli conferisce la maggioranza in parlamento: la verità che Jérôme ha cercato di nascondere a se stesso lo travolge, gettandolo nella frustrazione di non essere stato in grado di fare la differenza e nella consapevolezza dell’imminenza della guerra  in quello che era, ormai, diventato il suo paese.

È proprio questa la svolta nel giornalista che non lascia la Turchia per paura o in seguito a minacce, ma non riesce ad accettare il cambiamento repentino che sta subendo il paese a lui caro «Ed è quello che capita a chi ama profondamente la libertà».download

 

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