Diario Festival – Previsioni 14 settembre – Lo sguardo nel domani da un’infanzia tradita – Lorenzo Vergari

Lo sguardo nel domani da un’infanzia tradita di Lorenzo Vergari

sasha

Un bambino, i suoi occhi larghi, le sue spalle forti. Davanti, il mare. Il fotogramma che nel catalogo del Sole Luna Festival presenta Sasha suggerisce già molto di questo bambino, costretto dalla miseria e dalla povertà a crescere più in fretta degli altri.

Una luce tenue, lontana, accarezza dolcemente il volto di Sasha. I lineamenti sono ancora puri e innocenti, ma già segnati da una consapevolezza estenuante che mette il bambino di fronte a interrogativi troppo grandi per il suo fragile corpo. Un corpo che, stagliandosi contro il cielo nel tentativo di reggere lo sguardo insondabile del futuro, sembra conoscere i pianti dolorosi e gli spasimi della guerra. Il futuro gli pulsa nelle vene, come il battito assiduo e tribale di un tamburo, emerge nei suoi nervi tesi: la pelle nuda, le ossa in vista. È un ritmo che scandisce il passare del tempo, l’addio alla spensieratezza rubata da un vento che scompiglia i capelli.

Dietro le spalle, un passato difficile. Cieli sconfinati, colorati dalle sfumature di un tramonto – o forse di un’alba -, salutano i giorni trascorsi e accolgono quelli che verranno. Insieme a quel sole, è l’infanzia tradita che se ne va, lasciando spazio a una maturità forzata. Sasha scruta il suo domani. Lo sguardo si perde in un infinito a noi precluso, che possiamo solo indovinare, nel riflesso degli occhi scuri. Occhi grandi di bambino, lucidi come laghi, che riflettono la luce flebile della speranza. Fissano il mare e in cerca di risposte che nessuno ha. Sembra quasi di sentirla, quella cantilena dolce delle onde, che gli restituisce il respiro e l’infanzia, gettandolo verso la vita adulta con uno slancio nuovo.

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