Diario Festival – 14 settembre – Return Point: decollo – Icaro Bortoluzzi
Return Point: decollo di Icaro Bortoluzzi
È il 2 giugno 2014 quando un caccia ucraino sgancia varie bombe nella regione di Donbass colpendo i centri abitati. È il punto di non ritorno, il momento in cui un aereo può solo decollare, lo scoppio della guerra tra l’Ucraina e la neo proclamata Repubblica Popolare di Donetsk e Luhansk. Un conflitto singolare: molti piloti russi infatti si trovano a dover combattere contro un luogo che era la loro casa, contro amici e parenti da cui sono stati separati con la caduta dell’URSS.
Overdrive. Return Point è la testimonianza di piloti dell’aeronautica militare russa che, dopo la separazione dell’Ucraina dalla Russia, sono stati costretti ad abbandonare tutto per trasferirsi a nord. L’alternativa era prestare giuramento al nuovo stato ucraino: inconcepibile per un soldato. Sono così costretti a farsi una nuova vita in Russia, senza un lavoro e senza affetti. Eppure al momento della scelta non hanno avuto il minimo dubbio.
La situazione cambia quando, con un referendum popolare, la penisola della Crimea ritorna a far parte della Russia. Per i veterani del luogo costretti alla fuga in Russia è un sogno, il “punto di ritorno” verso la loro terra, le loro famiglie e i loro amici. Le due realtà sono diverse e stridono a un contatto dopo tanto tempo, ma la nostalgia supplisce alle differenze e la vita riprende. Le famiglie si riuniscono, le amicizie si ritrovano. I piloti si ricongiungono con i vecchi aerei.
Poi la guerra: l’ombra del 1991 e della separazione dell’Ucraina. Ed ecco che i veterani, che un tempo non avrebbero esitato a lanciarsi in guerra, ora si interrogano sul senso di una nuova guerra, a cosa porterà.
Ma dopotutto gli affetti fanno dimenticare la precarietà della situazione lasciando spazio alla serenità. I padri insegnano ai figli la cosa più importante: insegnano loro a volare.« Let’s run up to take-off! Corriamo per decollare!».
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