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MATTHIAS BRUNNER

Matthias Brunner ha cominciato la sua carriera come appassionato di cinema, critico, curatore e produttore cinematografico di film d’essai in Svizzera. Ha lavorato per molti festival cinematografici come Filmex e American Cinematheque a Los Angeles, Locarno FilmFestival e Zürich FilmFestival. Ancora oggi, dopo 40 anni, partecipa a tutti i principali festival cinematografici internazionali. Nel 1992 è diventato curatore cinematografico per l’Art Basel/Miami e membro dell’European Film Academy. È il fondatore e il manager della Douglas Sirk Foundation e ha recentemente coprodotto “Sennentuntschi” e “Paul Bowles – The Cagedoor is Always Open“. La sua prima video installazione “Magnificent Obsession – The Love Affair between Movies and Literature“ è stata esposta sul Monte Verità e fa parte delle video collezioni del Kunsthaus Zürich e della Maison pour l’Ecriture et la Littérature. La sua installazione “The Magic World of the Mountains in the Films by Daniel Schmid“ è stata esposta al Chesa Planta Museum nel 2013 a Engadin e a Gstaad.
Tra le altre video installazioni ricordiamo “The Music Room“, un omaggio a Satyajit Ray al St. Moritz Art Masters 2014, e “Let’s Pop Again- How Hollywood Popped Before Pop-Art“, un omaggio a Frank Tashlin all’interno dello spazio dedicato all’arte dello Swiss Institute di New York.
Ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui: primo premio all’Europa Cinemas di Strasburgo, Zürich Film Award e l’onorificenza Officier des Arts et des Lettres da parte dello Stato francese. Per le sue video installazioni ha ricevuto nel 2014 una menzione speciale da parte dello Swiss Institute di New York.

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EIBE MALEEN KREBS

Eibe Maleen Krebs è una giovane fotografa e regista nata nel 1982 ad Amburgo, in Germania, città in cui attualmente risiede. Ha studiato fotografia e cinema presso la facoltà di Design dell’Università di Scienze Applicate di Amburgo e si è laureata nell’ottobre del 2008. Per raccogliere la documentazione fotografica e cinematografica necessaria al suo progetto finale di diploma ha vissuto tre mesi in Australia. Il risultato di questo lavoro è il libro illustrato Haus Vogelsang e il film “Looking forward – looking back!”. In seguito ha lavorato come fotografa e regista indipendente.
Dal 2010 al 2013 ha seguito un Master in Belle Arti presso l’HFBK di Amburgo con specializzazione in cinema. Nella primavera del 2014 ha terminato il suo ultimo film, “Vom Hören Sagen” (Hearsay), un approccio filmico al mondo visivo e percettivo dei non vedenti (www.vom-hoeren-sagen.de). Nel corso della nona edizione del Sole Luna Doc Film Festival il film ha ricevuto una menzione speciale per la fotografia.

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GIOVANNI MASSA

Palermitano, laureato in Architettura, frequenta i set cinematografici fin dal 1970. Regista e produttore, si è dedicato sia alla fiction che al documentario. Ha prodotto i film “Disamistade” di Gianfranco Cabiddu e “Diario senza date” di Roberto Andò. La sua prima regia cinematografica è “Il Buma”, film di cui è anche produttore; interpretato da Adriana Asti, Rinaldo Rocco e Jacques Boudet, “Il Buma” è stato selezionato in vari Festival e distribuito in Italia dall’Istituto Luce.
Ha diretto moltissimi documentari, ottenendo premi e riconoscimenti: “Matar es mi destino” (2009), “Tre lamette cento lire” (2007), “Attenti al Cane” (2004), “Tra cielo e mare” (1999), “Via Detroit” (1996), “Paesaggio con figura” (1992), “Madonie: le masserie” (1989) e alcuni cortometraggi (“Intrabit ut vulpis”, “Raincoats”, “Deja-vu”, “Ciclista per caso”). Sta per concludere le riprese del suo ultimo documentario, “Lo sguardo della Banda”, ritratto del gruppo La Banda di Palermo, noto anche come M.I.L. – Musica Internazionale Locale.
Tra il 1998 e il 2006 ha curato otto edizioni del Nanookfilmfest, ospitando star di rilievo internazionale come Frederick Wiseman, Gianfranco Mingozzi, Gian Vittorio Baldi, Robert Guédiguian.
È stato direttore Artistico del Sole Luna Festival tra il 2009 e il 2011 ed è attualmente direttore artistico del Premio Efebo d’Oro.

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GIANNI MASSIRONI

Dopo la laurea in Sociologia all’Università di Trento e il Diploma di Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia diretto da Roberto Rossellini, nel 1978 ha iniziato una collaborazione, durata tutta la vita, con Michelangelo Antonioni di cui ha prodotto tre progetti: “Antonioni visto da Antonioni”, “Ritorno a Lisca Bianca”, “Frate Francesco”.
Come regista ha diretto una serie di programmi per le televisioni europee: “Il Circolo Immaginario: Bloomsbury” per il ciclo “Uomini e idee del ‘900”, “Assistenza ed Esistenza”, “Casta Diva” e, da una lettera di Roland Barthes di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita,” Caro Antonioni…”, la ricostruzione più completa dell’opera e della vita di un grande Maestro. Collabora regolarmente come sceneggiatore con il Premio Oscar Mark Peploe.

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LUPE PÉREZ GARCÍA

Lupe Perez Garcia è nata nel 1970. Ha studiato Comunicazione nell’Università di Buenos Aires e Documentario creativo presso l’Università Pompeu Fabra di Barcellona (Catalogna, Spagna). Regista di documentari e film sperimentali, ha realizzato il documentario “Diario argentino”, nel 2006, prodotto da Impossible Films (Spagna) e Rizoma Films (Argentina), e il film sperimentale “Antígona Despierta”, nel 2014, prodotto da Toma 78 (Spagna) e Labyrint Films (Spagna). Come tecnica del montaggio ha realizzato “El quadern de fang” di Isaki Lacuesta, sulla performance “Los Pasos Dobles” del pittore Miquel Barceló. Il film è stato finalista nella categoria “Miglior Documentario” del Premio Goya. Ha inoltre ricevuto una nomination nella categoria “Miglior Montaggio”. Per il montaggio del documentario “El cielo gira”, di Mercedes Alvarez, ha ricevuto un premio dal Círculo de Escritores Cinematográficos Españoles (2006).
Dal 2004 insegna al Master of Creative Documentary nell’Università Pompeu Fabra, nell’Università Rey Juan Carlos di Madrid, al CECC (Centro di studi cinematografici della Catalogna), al Can Xalant (Centro di Creazione e Pensiero Contemporaneo) di Mata e nell’Università di Buenos Aires.