Iscrizioni aperte al laboratorio linguistico “Ma parlo arabo!”

ma parlo arabo slideIn occasione della decima edizione del Sole Luna Doc Film Festival, l’associazione propone un laboratorio di lingua e cultura araba della durata di 5 giorni.

L’arabo è la lingua ufficiale di un grande numero di paesi, ha una vastissima distribuzione territoriale ed è inoltre una delle lingue ufficiali dell’ONU, della Lega araba e dell’Unione Africana. È anche la lingua parlata da numerose comunità di migranti presenti a Palermo e, di conseguenza, nelle nostre scuole sono sempre più presenti bambini la cui lingua madre è l’arabo.

“Ma parlo arabo?” è una domanda che solitamente si pone al proprio interlocutore quando quest’ultimo non capisce quello che stiamo dicendo. Questo perché l’arabo suona alle nostre orecchie come una lingua incomprensibile, difficile, inavvicinabile; l’arabofono rappresenta l’alterità, un individuo che, per lingua e costumi, riconosciamo come lontano da noi. In realtà l’arabo è una lingua che ci è più vicina di quel che crediamo. Espressioni dialettali come mischino, o zotta d’acqua hanno radici arabe; e in italiano, se formuliamo frasi usando le parole bizzeffe, magazzino, caffè, carciofo, alchimia e algebra, in fondo stiamo un po’ parlando arabo! E allora andiamo alla scoperta di questa lingua e riappropriamoci delle nostre radici multiculturali.

Tra i suoi obiettivi fondanti, l’associazione Sole Luna ha da sempre quello di avviare processi di amicizia e interscambio tra popoli, adoperandosi per realizzare iniziative che si ispirino a diversi linguaggi comunicativi. La lingua è uno degli strumenti più efficaci per favorire l’interazione tra culture e la conoscenza reciproca. Attraverso il laboratorio linguistico “Ma parlo arabo!”, l’associazione vuole dare un contributo alla socializzazione delle diverse comunità culturali presenti in territorio palermitano, indirizzandosi alle giovani generazioni per creare, all’interno del Festival, un appuntamento che metta al centro dell’attenzione dei partecipanti la lingua araba.

Partendo dal presupposto che il gioco azzera le differenze culturali e linguistiche, il laboratorio propone delle attività incentrate sulla dimensione ludica. Mettendo il gioco al servizio della didattica, i giovani partecipanti esploreranno divertendosi le basi della lingua araba. Così, per esempio, impareremo i numeri giocando a scopa, gioco diffuso anche in Maghreb (scuba in tunisino); ci avventureremo a fare la spesa in un suq ricostruendolo all’interno della GAM, per poi scoprire che non è poi così diverso dai nostri mercati storici; partendo dai racconti di Giufà (Juhà in arabo), rifletteremo sul fatto che il Mare Mediterraneo è il mare di tutti, il mare che da secoli fa circolare tra le sue sponde cultura, scienza e conoscenza. Il laboratorio prevede degli incontri giornalieri di un’ora e trenta minuti che si terranno nei locali della GAM di Palermo. Il corso, gratuito, è aperto a un massimo di 20 partecipanti tra gli 8 e i 13 anni e si svolgerà dal 7 all’11 luglio 2015. Per ricreare il contesto multiculturale delle classi scolastiche, il corso è rivolto non solo ai madrelingua italiani, ma a tutti gli interessati. Per iscriversi è sufficiente inviare una mail a Stefania Lo Sardo ([email protected]), indicando nome cognome età e scuola di appartenenza, entro il 30 giugno.

Condividi questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.