Programma martedì 15/09/2015
A BRIDGE OF LIGHT
Sala Ipogea, Museo di Santa Caterina
9.00-18.00 | 20.00-23.30
Mostra fotografica
FAITH di Mauro Romanzi
VIDEO INSTALLAZIONE
Loosing my religion, Marjory Déjardin, Francia, 2014, 70’, francese, inglese
Beyond Islam’s Doors – Oltre le porte dell’Islam, Fabrizio Fantini, Italia, 2014, 85’, italiano con sottotitoli in inglese
Enclave Kosovo, Elisabetta Valgiusti, Italia, 2009, 53’, italiano, serbo con sottotitoli in italiano
Nineveh christians in exile, Elisabetta Valgiusti, Italia 2015, 57’Inglese
Proiezione degli atti del convegno “Un ponte tra le religioni: fede e libertà nell’Ebraismo, nel Cristianesimo e nell’Islam”, anno 2011, settima edizione del Sole Luna Festival.
THE LOVE BOX
Piazza dei Signori
17.30-19.00 Installazione teatrale di exvUoto teatro
Una scatola, diverse stanze, tre storie: la Blu, la Bianca, la Verde. Il pubblico può passare, guardare, fermarsi.
CHIOSTRO MAGGIORE – AUDITORIUM
21.00 Presentazione del progetto
Proiezioni
El Naìl, Néstor A. Jiménez Díaz
Messico 2013, 28’
Maya-Tseltal con sottotitoli in italiano
Nel villaggio di Tenejapa non esistono più le figure di coloro che pregano per la vita e sono arrivati problemi e malattie. I più anziani, quelli del “costumbre”, non sono più presi in considerazione. Alonso Sántis López è uno dei pochi “pregatori” tradizionali rimasti che continuano a prestare servizio al villaggio. Il suo lavoro consiste nel chiedere agli dei “bankilales” (fratelli maggiori) e pregare per la vita della gente. Durante il carnevale, un rituale dove si celebra il nuovo anno e quindi un nuovo anno di responsabilità del “costumbre”, incontriamo “El Nail”.
Terra di transito, Paolo Martino
Italia 2014, 54’,
italiano con sottotitoli inglese
Come migliaia di suoi coetanei in fuga dalla guerra, Rahell ha intrapreso un duro viaggio dal Medio Oriente all’Europa senza visti né passaporto, tentando di congiungersi a un ramo della famiglia che vive da anni in Svezia. Sbarcato in Italia tuttavia scopre che a dividerlo dalla sua meta c’è il Regolamento di Dublino, la norma che impone ai rifugiati di risiedere nel primo paese d’ingresso in Unione europea, anche se per Rahell l’Italia non è altro che una terra di transito.
Jashn-e Taklif, Firouzeh Khosrovani
Iran 2014, 60’,
farsi con sottotitoli in italiano e inglese
La sala è invasa dalle chiacchiere di studentesse iraniane che indossano vestiti lilla e hijab bianchi. Un imam spiega loro che, avendo compiuto nove anni, hanno raggiunto “l’età del dovere”: l’inizio della pubertà, con tutti i precetti religiosi che l’accompagnano. I giorni spensierati sono finiti e, da questo momento, l’angelo sulla spalla destra e il diavolo sulla sinistra le guarderanno, soppesando il bene e il male. Incitate dall’imam, le ragazze salmodiano coscienziosamente dei versi che indicano quando devono o non devono indossare l’hijab. Salutata da grida di gioia, viene affettata una torta di panna a forma di Kaaba. Otto anni più tardi, la regista Firouzeh Khosrovani fa visita a due delle bambine che aveva filmato in quell’occasione: le cugine ed ex migliori amiche Melika e Maryam. Maryam indossa il suo hijab con convinzione e condivide i suoi dubbi esistenziali con Dio. Melika sogna una carriera da attrice, si smalta le unghie e posta i suoi selfie su Instagram.
CHIOSTRO MINORE – SALA CLARA ROSSO COLETTI
20.00 Proiezioni
The sound before the fury, Lola Frederich, Martin Sarrazac
Francia 2014, 88’, v.o. sottotitoli in italiano e inglese
Nel gennaio del 1972, Archie Shepp aveva registrato l’album Attica Blues, un omaggio alla rivolta della prigione di Attica. Quarant’anni dopo, rivisita questa musica. Lo seguiamo con venticinque musicisti durante i giorni intensi delle prove per il concerto inaugurale di Parigi.
“The sound before the fury” intreccia questo racconto con le immagini della ribellione e le interviste dei leader registrate nel 1972. Testimoniamo la determinazione di Shepp a trasmettere, oltre le note, il senso e il sentimento della sua musica; scopriamo i legami, alcuni intimi, che i musicisti hanno con gli eventi di Attica.
Hacia una primavera rosa, Mario de la Torre
Spagna 2014, 17’
spagnolo con sottotitoli in italiano e inglese
I giovani membri della comunità LGBT araba devono vivere in clandestinità.
Dopo la primavera araba si sentono frustrati. Sarà il momento di una primavera rosa?
Al Karama, Marco Di Noia
Italia 2014, 47’,
arabo e inglese con sottotitoli in italiano e inglese
“Al Karama” è la parola araba che significa “dignità”. Il progetto esplora la complessità della primavera araba attraverso un approccio multimediale. Nei mesi di marzo e dicembre 2011 ho viaggiato lungo le rive della costa sud del Mediterraneo catturando, con la mia videocamera, la caduta dei regimi e le conseguenze in Tunisia, Libia ed Egitto. Volevo capire cosa stava succedendo in quelle piazze, perché le persone protestavano e quello che volevano ottenere. Era la mia prima volta nel mondo arabo e la prima volta che facevo video-giornalismo.
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