Regia | Director: Estephan Wagner, Marianne Hougen-Moraga
Fotografia | Photography: Estephan Wagner, Simon Plum
Montaggio | Editing: Estephan Wagner
produzione | production: Magic Hour Films
Danimarca, 2018, 29′ arabo, inglese e danese con sottotitoli in inglese e italiano / Arabic, English and Danish with English and Italian subtitles
Manal vive in Siria con i suoi tre figli. Uno scontro con l’ISIS che dà luogo a minacce di morte costringe Manal a fuggire dal paese. Lascia i figli in Siria, pensando che, una volta che lei avrà raggiunto l’Europa, riusciranno a riunirsi. Tuttavia, dopo 10 lunghi mesi in Danimarca, apprende che per altri tre anni non potrà presentare domanda per il ricongiungimento familiare. Manal decide di salvare i suoi figli. Con l’aiuto di uno scafista, i bambini intraprendono il lungo viaggio dalla Siria alla Danimarca. Tengono continuamente aggiornata Manal via telefono, anche mentre salgono a bordo di una piccola barca che li porterà dalla Turchia alla Grecia. Poi improvvisamente, la linea si interrompe – la loro barca si è capovolta. La Croce Rossa le invia le fotografie dei bambini annegati, chiedendole se siano i suoi. Dopo 9 lunghi giorni, Manal apprende che i suoi figli sono sopravvissuti e sono in prigione in Turchia. Non le rimane che organizzare un altro pericoloso tentativo di attraversare il mare e un altro viaggio illegale in Danimarca. A un anno di distanza, la famiglia è finalmente riunita.
Manal lives in Syria with her three children. A run-in with ISIS leading to death threats forces Manal to flee the country. She leaves her children behind, thinking they will be able to reunite, once she has reached Europe. However, after 10 long months in Denmark, she learns that she cannot apply for family reunification for another three years. Manal decides to save her children. With the help of a smuggler, the children embark on the long journey from Syria to Denmark. The Red Cross sends her photographs of drowned children, asking if they are hers. After 9 long days, Manal learns that her children have survived and are in prison in Turkey. She has no choice but to arrange yet another hazardous attempt to cross the sea.