Sole Luna Doc Film Festival sin dalla sua fondazione ha cercato di rispettare i tre pilastri della sostenibilità: sociale, ambientale ed economica. Da sempre propone documentari volti al dialogo interculturale e ai diritti umani e che segnalano situazioni di allerta invitando al rispetto del pianeta, inteso come Terra e popoli. Il Festival in tutte le sue edizioni e in ogni attività collaterale proposta ha mantenuto l’ingresso gratuito per rendere la partecipazione libera e accessibile a tutti.
La 18a edizione è orientata a ridurre il proprio impatto sull’ambiente attraverso l’attuazione di azioni concrete: lo svolgersi all’aria aperta, la raccolta differenziata dei rifiuti, l’utilizzo di carta ecologica certificata, la selezione di cibi vegetariani e vegani o di basso impatto, l’essere plasticfree, l’alloggio di staff e ospiti presso strutture con certificazione ecologica.
A partire dal progetto grafico, ideato da Donato Faruolo, ispirato a immagini di un trattato di botanica, il Festival ha posto l’accento sull’ambiente anche nella programmazione in concorso e fuori concorso e negli eventi collaterali: film come Vento na fronteira di Laura Faerman e Doctor Apa di Ibadilla Adzhibaev, cortometraggi come Serigne di Rodrigo Hernandez Tejero, Edu Marín, Adriana Cardoso e Anaklia di Elisa Baccolo trattano le questioni più urgenti e sensibili, dove la dimensione ambientale si intreccia con quella sociale ed economica. Sensibilità botanica caratterizza anche il cortometraggio Algorithms of Beauty di Miléna Trivier, la videoinstallazione Dazzeling Shadows di Keja Kramer, sonorizzata dal compositore Joe Schievano, e i workshops di cianotipia organizzati da Edizioni Precarie e Radici che si terranno all’interno dell’Orto Botanico di Palermo.
Proprio sull’attenzione alle “buone pratiche” e all’urgenza di attivare politiche di transizione ecologica e ambientale si è basato il sodalizio con l’azienda Enel Green Power, con la quale Sole Luna Doc Film Festival negli anni ha dato vita a molte attività tra cui tre produzioni audiovisive: il documentario Bring the sun home di Chiara Andrich e Giovanni Pellegrini (2012), lo spot Sinfonia rinnovabile di Andrea Mura (2013) e quest’anno la produzione di La Fabbrica del Sole di Pierfrancesco Li Donni, che è in programma al festival.
Enel Green Power assegnerà anche il premio Doc For Future al documentario del concorso che meglio saprà comunicare il valore dell’ambiente come bene comune da rispettare e difendere.