Tutti i vincitori del Sole Luna Doc Film Festival 2019

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Island of the hungry ghosts
di Gabrielle Brady

Premio per il Miglior Documentario a ISLAND OF THE HUNGRY GOSTS di Gabrielle Brady per l’alto livello artistico di tutti gli elementi cinematografici messi al servizio di un film che evidenzia attraverso la crisi di un’assistente sociale l’ipocrisia di una società che ecologicamente protegge con grande impegno la stagionale migrazione di milioni di granchi e contemporaneamente segrega esseri umani disperati e privi di permesso di soggiorno.

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MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Born in Gambia
di Natxo Leuza Fernandez

In modo semplice racconta in profondità il luogo e la gente. Cinematograficamente e artisticamente molto ben realizzato, mettendo insieme voci e suoni con immagini e musica.

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BORN IN GAMBIA – Official Trailer from Galapan Productions on Vimeo.


PREMIO SOUNDRIVEMOTION – MIGLIOR COLONNA SONORA

Dark waters
di Stéphanie Regnier

Le voci della natura dialogano con le immagini restituendo un’idea di cinema capace di varcare la soglia del visibile ed esplorare, così, il mistero del mondo.

 

TEASER


 

MIGLIOR MONTAGGIO

Stronger than a bullet
di Maryam Ebrahimi

Per la capacità di mescolare in modo organico, potente e funzionale alla narrazione materiali diversi di formato facendo viaggiare lo spettatore nel tempo e nella vita del protagonista.

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MIGLIOR FOTOGRAFIA

Beloved
di Yasser Talebi

Beloved è un bellissimo esempio di come l’immaginario e il trattamento visivo diventino un personaggio nel viaggio della storia stessa. La giuria ha giudicato particolarmente commovente il rapporto tra il personaggio e la cinepresa e per il modo in cui vengano affrontati i temi dell’isolamento, della forza e della bellezza. Congratulazioni al team!

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MIGLIOR REGIA

Congo Lucha
di Marlène Rabaud

Abbiamo deciso di premiare la regista Marlène Rabuad perché ha messo in luce un movimento molto importante di persone che cercano la loro libertà e dignità, persone che hanno messo in pericolo le loro vite e pagato un prezzo molto per le loro stesse vite e il loro futuro. La regista ha deciso di essere in prima linea nella loro lotta non violenta, combattendo contro il dittatore kabila e l’ingiustizia.
Il film, onesto e coraggioso, racconta lo spirito di un grande desiderio di libertà e giustizia.

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MENZIONE AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Light, shade, life
di Shahriar Pourseyedian

La giuria assegna all’unanimità una Menzione Speciale a LIGHT, SHADE, LIFE di Shahriar Pourseyedian per l’intensità, il pudore e la sincerità con cui il regista, usando un linguaggio diretto ma anche originale e poetico, racconta una vicenda « privata », coinvolgendo in modo universale la coscienza e l’indifferenza dello spettatore verso il suo « prossimo »


PREMIO GIURIA STUDENTI LICEALI SEZIONE HUMAN RIGHTS

Stronger than a bullet
di Maryam Ebrahimi

Per aver mostrato che è possibile affrontare il passato scomodo di un singolo e di un popolo intero utilizzando uno sguardo critico, lucido, mai autoindulgente, mettendo a nudo l’atroce incubo della guerra e la sua pesante eredità sulle vite presenti.
Il documentario, inoltre, denuncia l’ambigua e perversa retorica della propaganda di regime e la forza persuasiva che le immagini hanno giocato nella costruzione delle condizioni di disumanità, necessarie per combattere una guerra.
Gli spettatori sono stati accompagnati sapientemente in un viaggio ostinato e coraggioso, quasi al “termine della notte”, nelle pieghe profonde della memoria individuale e collettiva alla ricerca della verità e di un riscatto morale del protagonista.
Ulteriore pregio dell’opera sta, infine, nell’aver mostrato ancora una volta, come tutti noi siamo manipolabili, eccitabili, pronti a trasformarci in ciechi e fanatici carnefici al servizio del regime che ci guida, in vittime della sua propaganda, e che pochi sono in grado di percorrere a ritroso la storia del sonno della propria ragione

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PREMIO GIURIA STUDENTI LICEALI SEZIONE THE JOURNEY

Beloved
di Yasser Talebi

Attraverso la superba fotografia, l’opera riesce a immortalare i differenti paesaggi e le diverse tonalità di luce che esaltano la bellezza del nostro pianeta e sa cogliere la profonda umanità che emerge dal volto della protagonista.
Esemplare la perizia con la quale il regista tratteggia la saggezza di tale personaggio, attraverso cui si coglie l’intima essenza del senso della vita umana, fatta di lotta contro le avversità e della incessante capacità di saper accettare gli eventi e, tenacemente, proseguire la propria esistenza.
Commuove, inoltre, l’abilità dell’autore di illustrare il legame empatico che può unire l’umanità e la natura, così come la sensibilità nel saper raccontare, con poesia e intensa umanità, le scelte di vita del personaggio protagonista, pur nel disagio di una condizione di sofferta solitudine.
Il film, in definitiva, sorprendentemente, costringe noi occidentali, immersi in un mondo che crediamo il migliore, a interrogarci sul senso della nostra quotidianità e su cosa siano davvero la vita umana e la felicità.

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PREMIO GIURIA NUOVI ITALIANI

Born in Gambia
di Natxo Leuza Fernandez

Born in Gambia non racconta solo la storia di Hassan, un bambino di 14 anni che vive per strada nel suo paese, il Gambia, ma è anche la storia di un paese la cui popolazione affronta ogni giorno la discriminazione sociale, e del background di una società in cui i diritti umani sono completamente assenti, soprattutto quelli dei bambini non accompagnati, che sono i più esposti al rischio delle peggiori malattie e i cui diritti sono violati sin da quando sono piccoli.
Questo corto racconta anche un altro lato di questa società, cioè gli usi tradizionali che si basano su credenze tribali che si ripercuotono anche sulle libertà personali, soprattutto delle donne e delle ragazze, come per esempio l’infibulazione o i matrimoni forzati, stabiliti dai parenti senza nessuna consultazione e che in molti casi vedono una differenza di età inaccettabile tra i coniugi.
Ci sono storie che non vengono quasi mai raccontate ma che in alcuni paesi sono storie vere e all’ordine del giorno. Born in Gambia fa riflettere sulla responsabilità sociale, sulla violazione dei diritti umani che questi bambini subiscono ogni giorno, e sulle difficoltà che essi affrontano per sopravvivere e conquistare la loro dignità.

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BORN IN GAMBIA – Official Trailer from Galapan Productions on Vimeo.


PREMIO SOLE LUNA – UN PONTE TRA LE CULTURE

Born in Gambia
di Natxo Leuza Fernandez

Per il messaggio profondo che il piccolo Hassan ci trasmette con la sua storia: una storia di sofferenza in un paese dove credenze tradizionali conizionano l’esistenza. Hassan rappresenta la voce di un futuro diverso possibile.

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BORN IN GAMBIA – Official Trailer from Galapan Productions on Vimeo.


PREMIO DEL PUBBLICO

Island of the hungry ghosts
di Gabrielle Brady

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