GIURIA INTERNAZIONALE
MIGLIOR FILM
Until the sun dies, Jonas Brander (Colombia 2023)
Per la capacità di tenere insieme l’unicità e la tenacia di due personaggi, Albeiro Camayo e Luz Marina Bernal, difensori dei diritti umani e dei diritti indigeni, portandoci, attraverso le loro storie, all’interno di uno dei conflitti più violenti e meno raccontati della storia recente, con una straordinaria forza immersiva nella Colombia post-conflitto.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
City of poets, Sara Rajael (Olanda 2024)
Gli archivi personali incontrano la storia del Paese in modo utopico e metaforico. L’utilizzo di una città immaginaria ci permette di comprendere un momento politico molto critico dell’Europa dei nostri giorni. La transizione della voce fuori campo dall’inglese al farsi mentre il film passa a una dimensione intima è molto efficace: potente e toccante è sentire la graduale perdita di libertà mentre il vento cambia direzione.
MIGLIOR FOTOGRAFIA
2G, Karim Sayad (Svizzera 2023)
La fotografia coglie i caratteri, le pose dei personaggi, le atmosfere del deserto con immagini semplici ma estremamente calibrate, creando un movimento interno sempre misurato sull’ampiezza dei personaggi e dando unità estetica al racconto del film senza distrazioni.
MIGLIOR REGIA
2G, Karim Sayad (Svizzera 2023)
Per la capacità di creare un’ottima miscelazione di immagini, suoni e personaggi, restituendoci un quadro completo di una regione dimenticata. Il regista conosceva la risposta alla domanda fondamentale sulla regia: dove posizionare la telecamera e soprattutto a quale distanza.
MENZIONE SPECIALE
Tempo d’attesa, Claudia Brignone (Italia 2023)
Un racconto intimo e sincero sul tema della maternità e della nascita. Attraverso uno sguardo benevolo e accogliente si crea lo spazio per uno scambio su sentimenti e tematiche ancora avvolte dal pudore e dalla pressione sociale.
MIGLIOR MONTAGGIO
Neirud, Fernanda Faya (Brasile 2023)
Una storia avvincente che utilizza gli archivi in modo intelligente e sensibile per raccontare una storia segreta e intima che ci permette di riflettere sulla condizione delle donne e sulla storia del Brasile.
MIGLIOR SUONO E COLONNA SONORA
The Soil and the Sea, Daniele Rugo (Libano, Regno Unito 2023)
Il film inizia con suoni subacquei di bolle e movimenti, quasi ad introdurre “temi emotivi” che si svilupperanno nel corso del film. Musiche, suoni disegnati e integrati perfettamente nella scena, riescono a far emergere anche quella parte di non visto, quella sofferenza sottostante mai gridata.
PREMIO ENEL GREEN POWER | Sezione OIKOS
Enel Green Power premia il docu film “Ground Zero. Autoritratto di un maltrattatore di oceani” per la capacità ironica e graffiante di raccontare un tema scottante come quello dell’inquinamento degli Oceani e ancor di più per essere riuscito – partendo dall’esempio del protagonista – a stimolare lo spirito di immedesimazione, riflessione e voglia di cambiamento nello spettatore. Apprezzato il linguaggio e la tecnica narrativa con cui il regista racconta una storia di evoluzione costante e dà evidenza a come ogni singolo gesto racchiuda in sé una forza potente e rivoluzionaria. La forza dell’uno: del singolo individuo, pensiero, comportamento in grado di cambiare la vita di tutti noi.
PREMIO SOLE LUNA UN PONTE TRA LE CULTURE
Jump out, Nika Šaravanja (Italia, Belgio, Croazia 2023)
In un momento storico attraversato da conflitti, calamità naturali e violazioni dei diritti fondamentali, Jump Out riesce a trasmettere un messaggio di speranza e di energia positiva e dimostra come le giovani generazioni siano capaci di misurarsi con le grandi sfide e di migliorare le proprie condizioni di vita.
GIURIA STUDENTI
Miglior lungometraggio
La Giuria Studenti liceali del Liceo Scientifico Internazionale, Educandato Statale Maria Adelaide Palermo III, coordinati dalla Professoressa Vitalba Valenti, a larga maggioranza, riconosce come miglior lungometraggio Tempo d’Attesa di Claudia Brignone (Italia, 2023) con la seguente motivazione:
- per la sua profonda riflessione sulla nascita, sull’essere genitori oggi e sul percorso che rende una donna madre, attraverso i suoi risvolti psicologici, di responsabilità e di attesa del lieto evento.
- Per la capacità di esprimere il bisogno di fare comunità che diventa una vera e propria necessità nelle vite di tante donne che si incontrano in un cerchio e che restano legate dal comune filo conduttore della procreazione.
La forza del lungometraggio risiede nelle intense emozioni raccontate dalla viva voce delle donne, di estrazione sociale e contesti differenti, ma riunite nello stesso impegnativo passaggio della loro vita, nell’intreccio di vite in cui l’esperienza della gravidanza diventa possibilità di ricerca e di trasformazione personale.
GIURIA NUOVE CITTADINANZE
Sezione Cortometraggi
La Giuria Nuove Cittadinanze, formata da Lamin Drammeh, Ousman Drammeh, Selvarny Moddly Chetty, Mohamed Lamin Sheriff, Deran Shiya Joseph Stani, decreta il vincitore della sezione Short docs Anita, lost in the news, di Behzad Nalbandi (Iran 2023), con la seguente motivazione:
Per la coerenza tra testo e immagini, per l’eccellente montaggio, per il forte impatto emotivo Anita, lost in the News, porta un messaggio che tocca nel profondo il cuore di tutti noi: tratto da una storia vera, narra di una famiglia iraniana, delle sue speranze, dei suoi sogni e sacrifici, delle dure prove cui va incontro, diventando un esempio che vale per tutte le persone meno fortunate di noi che stanno dall’altra parte del mare. Narra sino a quali estremi i genitori possano arrivare pur di creare un futuro migliore per i propri figli e i propri cari, sino ad affidare la loro vita nelle mani di individui senza scrupoli il cui unico scopo è approfittare cinicamente del bisogno altrui.
Ci ha molto colpito il fatto che personaggi fantasiosi creati con la carta di giornale, siano stati capaci di fare breccia nei nostri cuori e di rappresentare con una forza incredibile una realtà che il mondo in cui viviamo continua per lo più a ignorare. L’emozione della piccola Anita, protagonista del cortometraggio, che narra la sua storia in prima persona, è l’emozione di tutti noi.
Menzione speciale
La Giuria Nuove Cittadinanze inoltre attribuisce una menzione speciale a Heavy metal, di Edward Knowles e Timo Bruun (Germania, Giordania 2023) per la forza con cui racconta il sogno di tre ragazze in una società in cui le donne stentano a trovare un proprio spazio pubblico, la loro determinazione e passione, la loro capacità di farsi strada e conquistare la fiducia di alcuni contro i pregiudizi dei più.
PREMIO CINEMATOGRAPHE.IT
fuori concorso / Sicilia Doc
Il premio Cinematographe.it al Migliore Film “Sicilia Doc” va a Che ore sono di Marta Basso e Tito Puglielli per aver avuto il coraggio di trattare una tematica così peculiare e talvolta bistrattata con onestà e autenticità, narrando e mostrando il disagio mentale per mezzo di un realismo nient’affatto artificioso, profondamente intriso di dolcezza, fragilità, empatia e persino ironia. Un film che non dimentica di lasciarci un sorriso sulle labbra. Vi sembra poco?
Menzione speciale
La menzione speciale Cinematographe.it va a La ricomparsa delle lucciole di Cristiano Giamporcaro, con l’augurio che da questo mediometraggio ne nasca un film.
La ricomparsa delle Lucciole è un racconto magico e poetico, un canto arcaico di una Sicilia bella, prorompente, un’opera silenziosa che porta lo spettatore dentro un prodigio lirico.
PREMIO DEL PUBBLICO
Api, Luca Ciriello (Italia 2023)