SOLE LUNA AWARDS / GIURIA INTERNAZIONALE

Miglior Documentario
Strike a Rock, Aliki Saragas

STRIKE A ROCK è l’esempio straordinario di come una “rivoluzione” possa essere avviata non soltanto dai giovani ma da due nonne. Una lotta per la giustizia, potente e stimolante, portata avanti con ogni mezzo. Le due nonne sono determinate, continuano a provarci anche se nel corso della loro vita hanno dovuto affrontare molte delusioni. Non si arrendono!

Strike A Rock – Official Trailer 2017 from Elafos Productions/Aliki Saragas on Vimeo.


Menzione per miglior regia
Boli Bana, Simon Coulibaly Gillard

Per la capacità del regista di raccontare come in un sogno, un territorio interiore che mescola natura umana, animali, rituali e tradizioni.

BOLI BANA – Trailer/Bande annonce from Grenade on Vimeo.


Menzione per miglior fotografia
MA’OHI NUI, in the heart of the ocean my country lies, Annick Ghijzelings

Per l’affascinante paesaggio e la capacità di mettere in contrasto le belle immagini e il movimento fluido della telecamera con il contenuto drammatico che riguarda la manipolazione a cui è stata sottoposta la popolazione locale da parte dalle autorità francesi nella sperimentazione della bomba atomica in quella parte dell’Oceano Pacifico.

MA’OHI NUI, in the heart of the ocean my country lies – TRAILER from Centre de l’Audiovisuel à Bxl on Vimeo.


Menzione per miglior montaggio
Sea of Sorrow – Sea of hope, Estephan Wagner, Marianne Hougen-Moraga

Per la capacità di mettere in forma non solo le immagini, ma soprattutto i sentimenti dei personaggi presentati nella storia.

Los Ofendidos, Marcela Zamora

Per la capacità di usare materiali storici portando il pubblico vicino agli eventi quei giorni.

Trailer documental “Los Ofendidos” de Marcela Zamora from Kino Glaz on Vimeo.

Menzione per documentario più innovativo
Solo for one Hand, Pavel Jurda

Per la varietà dei diversi elementi cinematografici e il modo originale in cui la storia è narrata.


Menzione per miglior corto
Terraform, Van Der Woerd, Jorik Dozy

Per il modo molto semplice, diretto ma estremamente potente di trasmettere la storia e mettere il pubblico emotivamente in connessione con gli eventi presentati. Particolarmente sorprendente è la scelta di una prospettiva davvero unica che allarga la percezione e la capacità di dire così tanto in così poco tempo.

terraform


PREMIO SOLE LUNA UN PONTE TRA LE CULURE
Salto, Maryam Haddadi

Il premio a SALTO è il tributo a chi ha avuto la forza e la determinazione di fare una denuncia importante e coraggiosa. – così motiva il premio Lucia Gotti Vetnurato – Zahra Hosseinzadeh potrebbe essere la Pellegrini nel mondo occidentale, ma il destino di nascita l’ha penalizzata, oscurandola. Sole Luna con questo premio vuole gettare un ponte virtuale di solidarietà e vuole dare enfasi alla prigionia che provoca il fondamentalismo di qualsiasi genere esso sia.

Middle Eastern Dramatic Shorts 7:00pm Wed Mar 28 FilmFest52 At The Bethel Cinema from Thomas Carruthers on Vimeo.


PREMIO GIURIA NUOVI ITALIANI
La Giuria speciale “I nuovi italiani” per la sezione Corti del Sole Luna Doc Film Festival XIII edizione premia ad ex aequo:

One minute, Dina Naser

One minute, è ambientato a Gaza durante una operazione militare lanciata da Israele come rappresaglia in seguito al lancio di alcuni razzi da parte di Hamas. Il video suscita con la forza delle immagini e dei dialoghi grandi emozioni ed è capace di rappresentare, fino a farla vivere ad ognuno, la paura della piccola protagonista per il futuro incerto e forse drammatico che la aspetta. La maggior parte delle immagini sono girate al buio, oscurità che suscita panico e disorientamento con ripetuti intervalli di silenzio spezzati dalle sparatorie. Particolarmente importante è il contrasto fra la realtà drammatica esterna e la calma con cui la madre tranquillizza la figlia e cerca di tenere fuori il mondo per evitare che sconvolga la vita della bambina. Questa è una pratica reale in tante situazioni di guerra e di conflitto in cui la musica e il gioco sono di fondamentale importanza per continuare a vivere e soprattutto per evitare che i bambini vengano travolti dall’angoscia e dal panico.

Trailer – One Minute from Dina Naser on Vimeo.

Terraform, Van Der Woerd, Jorik Dozy

Terraform, per la forza delle immagini con cui si rappresenta il terribile lavoro nelle miniere di zolfo e dei sacrifici dei genitori che tentano di evitare ai propri figli un futuro eguale alla loro vita. A differenza degli altri video, l’emozione e il messaggio emergono non grazie ai suoni e alle parole ma il tutto è lasciato alla forza delle immagini che ci fanno vivere quella povertà materiale che spinge l’essere umano a sacrificarsi pur di fare sopravvivere le persone care mettendo ogni giorno a rischio la propria salute respirando zolfo e aria fortemente tossica. Le lacrime e il sudore dei protagonisti restano attaccati addosso per giorni insieme alla scena finale della famiglia del protagonista sospesa in aria.

terraform

Menzione speciale della giuria “Nuovi Italiani”

Thr european dream: Serbia, Jaime Alekos

Per la capacità di raccontare l’esperienza di chi ha lasciato la propria terra per necessità, la violenza gratuita di uomini in divisa che considerano altri uomini come animali, la disperazione di non riuscire ad andare più né avanti né indietro, bloccati in un paese dell’Europa dell’Est e di vedere infranto forse definitivamente quel sogno europeo che li aveva spinti ad affrontare indicibili sofferenze e privazioni.

THE EUROPEAN DREAM: SERBIA (Trailer) from Jaime Alekos on Vimeo.


PREMIO GIURIA STUDENTI LICEALI

I membri della Giuria speciale, composta da studentesse e dagli studenti del Liceo Scientifico Statale Albert Einstein di Palermo e dell’Istituto di Istruzione Superiore Santoni-Gambacorti di Pisa, decretano quale miglior documentario della sezione Human Rights della XIII edizione del Sole Luna Doc Film Festival:

Sea of Sorrow, Sea of Hope, Marianne Hougen Moraga, Estephan Wagner

• Per la chiara testimonianza che il documentario offre sul complesso e drammatico fenomeno della migrazione oggi.
• Per la superba capacità del regista di raccontare e testimoniare la storia della protagonista, sottolineando sia l’aspetto socio-antropologico e politico di una migrazione forzata in cerca di sicurezza per sé e per i propri figli, sia l’aspetto intimo, esistenziale intriso di dolore e speranza caratterizzante il rapporto madre-figli
• Per la splendida sceneggiatura, per il montaggio efficace e lineare attraverso i quali i registi sono riusciti a creare una forte empatia tra la protagonista del film e gli spettatori
• Per la capacità di raccontare in modo coinvolgente e sotto prospettive culturali diverse il fenomeno della migrazione, sottolineandone le implicazioni per chi sceglie di partire e per chi accoglie e costringendo lo spettatore a interrogarsi sul proprio ruolo in quanto cittadino del mondo globale
• Per la travolgente tenacia con cui è presentata la lotta di Manal per porre in salvo se stessa e i propri figli
• Per la potenza narrativa del messaggio con il quale si raccontano agli spettatori i rischi, le paure, le speranze, il dolore connessi al fenomeno migratorio attraverso un documentario tanto breve quanto intenso.

I membri della Giuria speciale attribuiscono una menzione speciale al documentario:

Shootball, Fèlix Colomer

• Per l’originalità della scelta narrativa dell’intero documentario, in grado di coinvolgere lo spettatore in una vera e propria storia di giornalismo di inchiesta
• Per la delicatezza dei temi affrontati, presentati con la forza della denuncia e il rispetto delle storie delle vittime coinvolte
• Per la capacità del regista di farsi anche soggetto coinvolto all’interno del documentario, sottolineando così l’importanza del prendere parte attiva e dello schierarsi moralmente e politicamente rispetto agli eventi della propria comunità
• Per il rigore analitico della denuncia sociale portato avanti nel documentario
Per la capacità di dare voce a tutti i protagonisti, facendo entrare lo spettatore a contatto col mondo di chi ha subito ingiustificabili violenze sessuali e col mondo contraddittorio, e a tratti incomprensibile, dei violentatori, rendendo la rappresentazione complessa e magmatica così com’ è il reale.
Per la forza morale del regista e del padre manifestata nella scelta di lottare in maniera non violenta ma determinata per i diritti delle vittime della pedofilia. Sottolineando come il passato, soprattutto nelle sue zone d’ombra, vada affrontato individualmente e collettivamente senza revisionismi e omertà.


AUDIENCE AWARD
Singing with angry birds, Hyewon Jee