Vincitori – Sole Luna Treviso Doc Film Festival 2017
Premio Città di Treviso
Miglior film sezione Human rights
Dove vanno le nuvole di Massimo Ferrari
Le paure, gli stereotipi, le strumentalizzazioni sulle migrazioni cancellati in 72 minuti di racconti e testimonianze che partono da Treviso e percorrono l’Italia da nord a sud. Forte messaggio educativo e di controinformazione rivolto ad una società impaurita, che sta vivendo una allarmante deriva razzista e xenofoba.
Menzione speciale sezione Human rights
Blaxploitalian. 100 years of blackness in Italian Cinema di Fred Kuwornu
Un messaggio originale, una ricerca accurata, presentata con una sapiente regia, di artisti, attori neri, protagonisti fin dagli anni 20 del cinema, del teatro e della televisione italiana. Una denuncia ferma, ma senza rancore, della fatica per uscire dagli stereotipi.
Premio Città di Treviso
Miglior film sezione The journey
Il segreto delle calze di Nicola Contini
Una vicenda umana complessa raccontata con levità e ironia. Bella la figura della protagonista che con rigore e umanità usa il lavoro come valore e linguaggio universale, conquistando la Cina e riscattando la sua vita.
Menzione speciale sezione The journey
Ama – San di Claudia Varejão
Il film riesce a proiettare lo spettatore in un mondo lontano, un Giappone premoderno, descritto con una fotografia, un ritmo e uno sguardo straordinario. E’ un ritratto poetico di una tradizione millenaria che ha ispirato in passato artisti e scrittori e che ancora oggi esiste grazie alle Ama-San, le donne del mare, protagoniste di questo affascinante racconto.
Premio Rubino Rubini
Vuelo nocturno di Nicholas Herzog
Per il legame tra Rubino e il cinema del reale storico e narrativo, per il legame tra Rubino e l’Argentina, per il legame tra Rubino e il piccolo prinicipe, per il profondo legame che Rubino ha creato tra Sole Luna e la famiglia Saint Exupery. “Vuelo Nocturno” di Nicolas Herzog è un documento prezioso e raffinato, un racconto colto e di stile che avrebbe saputo toccare l’animo del nostro caro amico Rubino.
Premio Soundrivemotion
The black sheep di Antonio Martino
In “The Black Sheep” la musica riesce ad arricchire ed amplificare le emozioni trasmesse dalle immagini. In armonia con il tema trattato, riflette non solo gli stati d’animo del protagonista, ma anche le inquietudini e gli stupori del pubblico, che viene catapultato in un mondo per molti quasi sconosciuto. Suoni estrapolati dal reale, che sottolineano, informano e poi emozionano diventando musica, la quale si espande e poi scompare, lasciando emergere preziosi silenzi. È così che avviene quell’alchimia che, a nostro parere, dovrebbe sempre caratterizzare una colonna sonora, ovvero la capacità di integrarsi alle immagini tanto da percepire l’opera come un tutt’uno.
The Black Sheep Trailer | di Antonio Martino from BoFilm on Vimeo.
Giuria della scuola
See you in Chechnya diAlexander Kvatashidze
Interessante per l’approccio fortemente personale con cui l’autore indaga, a partire dalla propria esperienza, sulla figura del reporter di guerra e sulle sue motivazioni più profonde, più potenti dello stesso attaccamento alla vita. Il documentario mantiene una forte tensione narrativa attraverso il serrato montaggio di materiali diversi, dalle fotografie di carattere personale ai filmati della guerra, dai materiali di repertorio alle interviste effettuate dall’autore in una pluralità di luoghi diversi, in un’inesausta ricerca di senso. Un film che scava sul limite della condizione umana e in particolare sul significato della guerra e della sua documentazione. In una chiave diaristica che, facendo dialogare il piano professionale con quello personale, anche nel confronto con l’esperienza di maestri e compagni di strada, trascende il tema della guerra e del giornalismo di guerra per approdare ad un’indagine ad ampio raggio sull’uomo e sulla vita.
Giuria Interazioni
Miglior cortometraggio
L de Libertad di Javier Hernandez, Marc Guanyabens
La Giuria Interazioni premia il cortometraggio L de Libertad di Javier Hernández e Marc Guanyabens. Nonostante la disabilità, il protagonista del film va oltre i limiti per cercare di essere indipendente. Una maggiore autonomia porta gli altri a considerare una persona come parte attiva della società. Il protagonista vuole essere di esempio per altri che si trovano in difficoltà, dando una speranza per il futuro, anche con il prezioso supporto concreto e mai pietistico della comunità.
Video contest Creare Legami
Miglior cortometraggio
Legami di Patrycja Maria Bariasz
Per l’originale ideazione dei contenuti, per la qualità tecnica dimostrata nella caratterizzazione delle immagini, per la visione poetica con cui viene trasmesso il concetto di legame, assegniamo il premio #crearelegami al cortometraggio “Legami”. Con la speranza che possa fungere da incoraggiamento per una carriera artistica futura.
Menzione speciale
Il legame fa la forza di Samuel Correnti
Per la capacità di riflettere sul concetto di legame, interpretando il tema del Festival con profondità, ma allo stesso tempo attraverso un messaggio semplice e comprensibile a tutti.
Lascia un commento