PREMI GIURIA INTERNAZIONALE
Miglior film
La nostra strada, Pierfrancesco Li Donni
“La nostra strada” è un angolo centrale, eppure dimenticato di Palermo, in un quartiere che condensa i problemi di una intera città. Allo stesso tempo, però”La nostra strada” è anche la strada di tutti e lo scorcio di vita che il film racconta – attraverso le esperienze di un gruppo di adolescenti – appartiene in verità a molti altri angoli del mondo, più o meno vicini a noi.
Il premio per il Miglior Documentario va a “La nostra strada” di Pierfrancesco Li Donni, per la forza di un racconto insieme individuale e corale, per la semplicità e la limpidità della forma linguistica che il film sperimenta.
Menzione speciale
Mrs F., Chris van der Vorm
Nella mutevole incertezza della nostra attuale comunità neo-globale il desiderio di onorare persone eccezionali rimane invariato. Mrs F. attraverso l’arte antica del teatro e della danza trasforma i partecipanti desiderosi in figure forti e coraggiose che diventano capaci di far sentire la loro voce e di combattere l’oppressione all’interno della loro comunità. Con stile, Chris Van Der Vorm, disegna un film tanto forte quanto la protagonista e commovente come la fragilità dei giovani personaggi che scoprono la loro forza e la loro bellezza.
Miglior cortometraggio
Aagaswadi, Ramesh Laxmanrao Holbole
Il cinema documentario e un’attenta cinematografia usati come strumenti di coscienza possono essere parte di un rimedio: identificare il problema, proporre soluzioni.
Con una grazia visiva Aagaswadi documenta quegli aspetti di un presente industriale, economicamente orientato, i quali si rivelano in realtà come dei problemi universali; ma che, per chi è in grado di interpretarli, possono anche fornire l’opportunità di elaborare ed esplorare soluzioni.
Miglior regia
Village of women, Tamara Stepanyan
In Armenia c’è un villaggio abitato, per gran parte dell’anno, da sole donne. Gli uomini vivono e lavorano in Russia. Il paese li aspetta, come si aspetta l’alternarsi inesorabile delle stagioni. A queste donne se ne unisce un’altra: la regista del film, che segue la vita del paese con i suoi gesti comuni e ripetuti, per oltre un anno.
Il premio per la miglior regia va a “The village of women” di Tamara Stephanyan, per il complesso gioco di sguardi (insieme dentro e fuori dal racconto) che il film riesce a costruire, restituendolo ai suoi spettatori, oltre che per il contributo originale che questo sguardo fornisce a una nuova idea di documentario.
Miglior fotografia
Anbessa, Mo Scarpelli
Una storia luminosa – non a caso fotografata dalla stessa regista – che racconta con attenzione e intelligenza una modalità diversa di guardare alla vita quotidiana anche in situazioni di difficoltà, capace di trovare nella scoperta, nell’ambiente e nell’energia di un bambino una chiave magica per leggere il reale. La menzione per la miglior fotografia va ad Anbessa di Mo Scarpelli.
Miglior montaggio
Out Loud, Tamara Mamon
La storia di Omar, Muhammad e Yazan e della loro maestra di canto Ella, ragazzini arabi in scuola pubblica israeliana.
Il montaggio di Uriya Hertz contribuisce decisivo, con un approccio libero e tagliente e momenti memorabili al racconto di formazione in contesto così contraddittorio.
Premio Soundrivemotion | Miglior sound design
Campo, Tiago Hespanha
Campo è un progetto ambizioso, dove immagine suono e musica camminano insieme intrecciati. E ci portano tra situazioni mitologiche, di guerra, mondi lontani e trascendenza. La musica collega tutti questi mondi e la rende coprotagonista.
Miglior lungometraggio | Giuria studenti
Mrs F., Chris van der Vorm
I membri della Giuria speciale, composta da studentesse e studenti del Liceo Scientifico Statale Albert Einstein e dell’Istituto Magistrale Statale Camillo Finocchiaro Aprile di Palermo, individuano come miglior documentario lungometraggio della XV edizione del Sole Luna Doc Film Festival
Mrs. F, di Chris van der Vorm (Olanda, 2020)
con le seguenti motivazioni:
- Per la chiara e potente testimonianza sul complesso e drammatico fenomeno della violenza sulle donne oggi.
- Per la straordinaria capacità del regista di raccontare la storia delle protagoniste, la loro soggettività, il contesto sociale e politico.
- Per la magnifica sceneggiatura e il montaggio efficace e lineare capaci di suscitare una forte empatia negli spettatori, costringendoli a interrogarsi sul proprio ruolo in quanto cittadini del mondo.
- Per la potenza del messaggio sui rischi, le paure, le speranze e il dolore umano connessi al fenomeno discriminatorio.
- Per capacità del complesso sonoro e fotografico di suscitare emozioni profonde.
Menzione speciale | Giuria studenti
La nostra strada, Piero Li Donni
I membri della Giuria speciale attribuiscono inoltre una menzione speciale al documentario
Our Road-La nostra strada di Pierfrancesco Li Donni (Italia, 2020)
con le seguenti motivazioni:
- Per la capacità di narrare la difficile realtà sociale in cui vivono moltissimi giovani del Sud Italia in modo sincero, efficace e realistico.
- Per la notevole abilità di rappresentare il dialogo autentico tra il mondo dei giovani e quello degli adulti.
- Per aver affrontato concretamente i temi della dispersione scolastica, del lavoro giovanile, delle aspirazioni di vita, dando anche spazio ai sogni, alla speranza e al riscatto dei giovani protagonisti.
- Per la rigorosa capacità di denunciare una realtà sociale spesso ignorata e “scomoda”.
Miglior cortometraggio | Giuria “Nuovi italiani”
Harmony for after war, Pablo Tosco, Migue Roth
Al film “Harmony for after war” va il premio come migliore cortometraggio della Giuria “Nuovi italiani”, per il suo messaggio e la storia che racconta, che hanno emozionato tutti membri della giuria. Il film dà un messaggio di speranza: pur vivendo in una terra disastrata, durante una guerra che ha distrutto la vita di tante persone, e affrontando condizioni estremamente difficili, i protagonisti del film resistono, seguendo la loro passione per la musica. Questo ricorda a tutti noi che non ci si deve arrendere quando la vita diventa difficile, ma bisogna affrontare le difficoltà e seguire sempre le proprie passioni, come fanno i protagonisti del film. Inoltre il film incoraggia tutti coloro che ne hanno la possibilità ad aiutare gli altri.
Premio “Sole Luna, un ponte tra le culture”
Makun (no llores): Dibujos en un C.I.E., Emilio Martí
In un momento storico in cui l’emergenza COVID ha oscurato ogni orrore di guerre, povertà, migrazioni, l’Associazione Sole Luna, assegnando il Premio Un ponte tra le Culture a Makun, vuole ricordare con forza che in Europa, nei Centri di Detenzione per Immigrati, si violano quotidianamente i diritti delle persone mortificandone legalmente la loro dignità. Il documentario si segnala inoltre per l’originalità della scelta stilistica e narrativa e per la forza delle voci narranti che diventano atto d’accusa corale.
Premio Tënk
La buca, Dario Fedele
Per la sensibilità del ritratto corale di un’umanità irriducibile anche di fronte alle barriere imposte dalla società.
La patente, Giovanni Gaetano Lisei
Per la maturità dello sguardo e la capacità di raccontare l’interiorità di un giovane ostinato e deciso a trovare la propria strada nella vita.
Sparring partners, Danny Bianciardi
Per la delicatezza del racconto di un riscatto in cui i più giovani possono ovviare agli errori di coloro che li hanno preceduti.
Premio del Pubblico
Marceline. A woman. A century, Cordelia Dvorák