Classici in strada | Sottosopra. I fiumi di Palermo tra natura, storia e arte

Una rete di 24 scuole, associazioni e istituzioni di Palermo
Coordinamento di / Coordinated by Isabella Tondo
Video a cura di / by Miriam Cossu, Antonio Macaluso
Con il patrocinio del Comune di Palermo / Under the patronage of the Municipality of Palermo

Intervengono /with: Isabella Tondo, Emilio Ajovalasit, Anna Cannizzo, Tiziana Menegazzo, Erika Messina, Preziosa Salatino, Anna Sorci, Patrizia Veneziano

Il fiume non può tornare indietro. Nessuno può tornare indietro. Tornare indietro è impossibile nell’esistenza.
Il fiume deve accettare la sua natura e entrare nell’oceano. Solo entrando nell’oceano la paura diminuirà, perché solo allora il fiume saprà che non si tratta di scomparire nell’oceano ma di diventare oceano

(K. Gibran)

Nel 2013 nasceva a Palermo il progetto “Classici in strada”, una rete di scuole e associazioni palermitane impegnate, insieme all’Università, nel promuovere la conoscenza dei testi classici attraverso lo strumento del teatro, realizzando eventi in strade e piazze di quartieri storici come Ballarò, Brancaccio o Danisinni, realtà ad alto tasso di immigrazione, di disagio sociale e di dispersione scolastica. Questo progetto, giunto quest’anno alla nona edizione, prevede che la letteratura si studi in palestra, cucendo vestiti, montando luci e impianti, dipingendo pannelli, riscrivendo i testi, rappresentandoli in scena. Non si tratta soltanto di far conoscere in modo ‘diretto’ le opere dell’antichità, ma, soprattutto, di innescare o far crescere, attraverso la forza eversiva e di denuncia di un testo classico o la sua realizzazione teatrale, la riflessione sul grande tema della violenza, dell’esclusione, del conflitto. Il testo diventa un ‘pretesto’ per incontrarsi, il filo sottile per cucire insieme realtà distanti.
Dal 2019 il progetto è entrato nelle proposte culturali del Comune di Palermo e si estende a nuove scuole e realtà territoriali. Per il tema di quest’anno – Sottosopra. I Fiumi di Palermo tra Natura, Storia e Arte – siamo partiti da uno sguardo sulla città, com’era un tempo, com’è adesso. Abbiamo percorso strade antiche su cui scorrevano fiumi adesso invisibili, inabissati ‘sotto’ terra eppure presenti, palpitanti (Papireto, Kemonia), che in occasione di forti piogge riemergono ‘sopra’ il manto stradale con furia inattesa e tornano a inondare la città con esiti disastrosi. Abbiamo esplorato in archivi, musei e biblioteche quadri e mappe antiche di Palermo, una vera e propria città fluviale, ricca di sorgenti e corsi d’acqua che alimentavano fontane e canali, bagnavano ricchi campi coltivati e confluivano verso il grande porto. Abbiamo letto miti e leggende sull’acqua in piazze, strade e cortili per riscoprire l’origine dei luoghi che abitiamo e per provare a tracciare una nuova mappa in cui cittadini e cittadine sempre più consapevoli possano finalmente vivere in armonia con la natura e il paesaggio circostante, certi di essere, tutte e tutti, un fiume chiamato a scorrere, prima o poi, dentro il medesimo mare.