Le motivazioni della giuria
La giuria desidera sottolineare i diversi punti di vista e il modo in cui vengono affrontate determinate tematiche nei film selezionati.
La giuria ha privilegiato i film che presentano un punto di vista originale e stimolante, come contributo per comprendere meglio il presente.

Premio speciale della giuria
Solo andata, il viaggio di un Tuareg di Fabio Caramaschi. 
Per il modo in cui tratta i temi dell’esilio e dell’emigrazione, e soprattutto per la partecipazione dei personaggi, che raccontando le loro storie si riappropriano della loro identità.

Premio per la migliore regia
Paradiso di Alessandro Negrini.
Per il suo interessante modo di raccontare, per la sensibilità e il tocco umoristico con i quali sono stati trattati i temi del conflitto e della riconciliazione. I personaggi, belli e pieni di colore, entrano nella struttura narrativa in modo vivace.
Premio “corti” della “sezione mare”
Non assegnato.

Premio ai lungometraggi della “sezione mare”.

1) Left by the ship di Emma Rossi Landi e Alberto Vendemmiati, per l’eccellente narrazione filmica e la scoperta di una realtà inedita.

2) Il colore del vento di Bruno Bigoni, per il modo originale con cui ha trattato le realtà mediterranea contemporanea, per la giusta distanza della cinepresa e la complessità del montaggio.

Premio “corti”  della “sezione terra”
Crime in silence di Behrouz Nouranipoor.
Per lo schiacciante trattamento degli effetti terribili della guerra attraverso l’esperienza di una famiglia, e per la metafora della guerra attraverso il motivo di un volto distrutto.

Premio per il miglior lungometraggio
 I was worth 50 sheep di Nima Sarvestani.
A dispetto del tema classico: la condizione delle donne afgane, il film mostra il bisogno e la povertà attraverso l’esempio di una famiglia nella sua complessità evitando di indulgere sulla passività e sulla fatalità e concentrandosi sul personaggio femminile.

Menzione speciale della giuria
Deyrouth di Chloé Mazlo.
Per l’originalità con cui tratta un tema molto serio: l’identità culturale, con un tocco umano e personale.

Premio “Sole Luna, Un ponte tra le culture”
Mamma Africa, grazie Gaetano per averci indicato una strada che l’Associazione vorrà percorrere.