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Proiezioni | Screenings
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Still Edificio EspanÞa 4

Edificio España
Regia|direction: Victor Moreno
Fotografia | Photography: Victor Moreno
Produzione | Production: Victor Moreno PC / Zentropa Spain
Spagna 2012 | Spain 2012
Durata|length: 94’
Lingua| language: spagnolo, sottotitoli in italiano | Spanish, Italian subtitles

Nel 2007 comincia la ristrutturazione integrale dell’Edificio España, un emblematico palazzo di Madrid che, ai tempi del franchismo, era un simbolo di prosperità. Al progetto partecipano più di duecento lavoratori di diverse nazionalità. Nascono così insoliti aneddoti e le storie personali di questi uomini si integrano alla memoria del posto. Un’immensa Torre di Babele sulla quale resteranno impresse le impronte della nostra epoca.

Trailer

In collaborazione con | In partnership with Instituto Cervantes
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Brûle la mer
Regia | Director: Nathalie Nambot, Berchache Maki
Fotografia | Photography: Nicolas Rey
Montaggio | Editing: Gilda Fine
Produzione | Production: Les Films du bilbolquet
Francia 2014 | France 2014
Durata | Length 1’15”
Lingua| language: francese, sottotitoli in italiano | French, Italian subtitles

“Brûle la mer” è un documentario sulla storia della diaspora tunisina in seguito alla Rivoluzione della Primavera tunisina. Dal continente magrebino alle strade di Parigi, i giovani tunisini scoprono in Francia un senso di libertà e una sfida profonda alle loro credenze.

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In collaborazione con | In partnership with Institut Français
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Still 3

Ruina
Regia|direction: Markus lenz
Fotografia | Photography: Leonardo Acevedo, Markus Lenz
Montaggio | Editing: Markus Lenz
Produzione | Production: Markus Lenz
Germania 2014 | Germany 2014
Durata|length: 73’
Lingua| language: tedesco, sottotitoli in italiano | German, Italian subtitles

Cosa succede quando una banca fallisce? Ad esempio può essere occupata da 3000 persone e trasformata in un progetto abitativo. Nel centro storico di Caracas, un grattacielo in rovina di 200 metri si innalza verso il cielo caraibico ed è usato come rifugio da 750 famiglie. Ignorati dall’amministrazione comunale e temuti dal vicinato, i cittadini di Torre Confinanzas hanno costruito un modello di microsocietà socialista nella loro ‘città’ verticale. “Ruina” racconta le difficoltà affrontate ed i risultati raggiunti nella creazione di una vera e propria comunità sociale.

Trailer

In collaborazione con | In partnership with Goethe Institut

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Performance
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ANIMA MEDITERRANEA

ANIMA MEDITERRANEA
Regia e coreografia | Coreography and direction: Clara Congera
Danzatori | Performers: Balletto di Palermo

“Anima mediterranea” è uno spettacolo su uno stato d’animo. L’amore o la morte, la vittoria o il sacrificio, la passione o la purificazione, tutto ciò che scuote la vita e le dona significato risuona nell’infrangersi dell’onda sulle nostre pietre, nei profumi del sale marino, nel sole che appare e scompare dietro un orizzonte d’acqua.
Donne che attendono sedute con le reti sul grembo, riti densi di sacralità, usanze stratificate nel tempo, la luce di piccole lanterne alla ricerca del sentiero della vita, voci che si rincorrono in una teoria poetica, non come elemento di rottura, ma per meglio condurci all’interno delle atmosfere in questo nostro viaggio.
Le musiche e lo stile coreografico rigorosamente contemporanei vogliono sottolineare l’originalità e l’attualità del progetto e la distanza dalle danze popolari e tradizionali, nel rispetto delle relative influenze.

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Lettura | Reading
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ODISSEA/UNA LINGUA PER UN MARE DI MEZZO
Canto I dell’Odissea | Odissea Book I
Lettura di | Reading by Milad Ansari
Attori di Mezzo/Teatro e Viaggio tra Teheran e Palermo
Con | With Lina Prosa, Claudia Brunetto, Milad Ansari, Anna Barbera
A cura di |By Lina Prosa e Anna Barbera
“Progetto Amazzone/Platea Civica”

Milad è un attore iraniano, migrante. La sua è la stessa condizione del teatro che non ha mai finito di attraversare la natura umana spostando ogni volta sulla scena i confini della sua enigmatica dimora. Milad non parla bene la lingua italiana. Si trova ancora in uno “stato di mezzo” che porta con sé il “mondo”. E’ proprio alla sua incertezza linguistica che vogliamo dare qualità estetica, ma anche emozione ritrovata, essendo il nostro persiano portatore ancora di una lingua di mare, sospesa tra la partenza e l’arrivo, né vicina né distante, da noi, da lui. Quale migliore condizione per riascoltare la voce interna del poema omerico, che ci ricorda come la nostra sia una civiltà di viaggio dove l’incontro con l’altro è occasione di conoscenza e desiderio di racconto?

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Concerto | Concert
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IL VIAGGIO DI GIUSEPPANTONIO DA NAPOLI A MARSIGLIA
Itinerario nella musica popolare italiana

Ambrogio Sparagna (organetti, voce | squeezebox, voice)
Valentina Ferraiuolo (tamburelli, voce | tambourines, voice)
Erasmo Treglia (ciaramella, ghironda, violino a tromba | shawm, hurdy-gurdy, horn violin)

Un progetto vocale-strumentale che permette di conoscere più da vicino la maestria compositiva e la passionalità interpretativa di uno tra i musicisti più importanti nel panorama della nuova musica popolare italiana e grande virtuoso di organetto. “Il Viaggio di Giuseppantonio” esplora la tradizione musicale di area italiana attraverso una serie di brani originali composti da Ambrogio Sparagna e accompagnati da una piccola orchestra di strumenti che vanno dall’organetto alla conchiglia, dai tamburelli alla ghironda, dalla chitarra battente al violino a tromba.
Il filo conduttore è il mitico viaggio di Giuseppantonio e dei suoi compagni musici, partito nei primi del ‘900 a piedi, da Napoli a Marsiglia. Un pellegrinaggio “al contrario”, lungo la Via Francigena. Sparagna, con parole e musiche, ci accompagna lungo questo itinerario, tra serenate e ballate, ninne nanne e tarantelle d’amore, ritmi frenetici e saltarelli, sempre attento a coinvolgere il pubblico e farlo “camminare” insieme a lui sulla musica.
Uno spettacolo vivace e coinvolgente da uno degli autori e interpreti più importanti della scena folk italiana.

In collaborazione con | In partnership with Poste italiane

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Workshop
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“MA PARLO ARABO?” (DO I SPEAK ARABIC?)
Laboratorio di alfabetizzazione linguistica
Arabic language classes

A cura di | by Stefania Lo Sardo
Assistente | Assistant Giulia Spadoni

La lingua è uno degli strumenti più efficaci per favorire l’interazione tra culture e la conoscenza reciproca. Attraverso il laboratorio linguistico “Ma parlo arabo?”, l’Associazione vuole dare un contributo alla socializzazione delle diverse comunità culturali presenti nel territorio palermitano, indirizzandosi alle giovani generazioni per creare, all’interno del Festival, un appuntamento che metta al centro dell’attenzione la lingua araba. “Ma parlo arabo?” è una domanda che solitamente si pone al proprio interlocutore quando quest’ultimo non capisce quello che stiamo dicendo, a significare la totale incomprensione. In realtà, l’arabo è una lingua che ci è più vicina di quel che crediamo. Espressioni dialettali come mischino, o zotta d’acqua hanno radici arabe; e in italiano, se formuliamo frasi usando le parole bizzeffe, magazzino, caffè, carciofo, alchimia e algebra, in fondo stiamo un po’ parlando arabo! E allora, andiamo alla scoperta di questa lingua e riappropriamoci delle nostre radici multiculturali.
Partendo dal presupposto che il gioco azzera le differenze culturali e linguistiche, il laboratorio propone delle attività incentrate sulla dimensione ludica. Mettendo il gioco al servizio della didattica, i giovani partecipanti esploreranno, divertendosi, le basi della lingua araba. Così, per esempio, impareranno i numeri giocando a scopa, gioco diffuso anche in Maghreb (scuba in tunisino); si avventureranno a fare la spesa in un suq ricostruendolo all’interno della GAM, per poi scoprire che non è poi così diverso dai nostri mercati storici; partendo dai racconti di Giufà (Juhà in arabo), rifletteranno sul fatto che il Mare Mediterraneo è il mare di tutti, il mare che da secoli fa circolare tra le sue sponde cultura, scienza e conoscenza.